Di Francesco: “Siamo stati troppo attendisti.Napoli?Loro hanno meccanismi collaudati!”

Di Francesco: “Siamo stati troppo attendisti.Napoli?Loro hanno meccanismi collaudati!”

Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, nel post-partita è intervenuto ai microfoni di Sky Sport:

“Nel primo tempo siamo stati troppo rispettosi del Napoli, volevo una squadra più aggressiva. Tutti volevano vedere un giocatore a ridosso della punta, l’ho fatto e non è andata bene nel primo tempo. Non allungavamo mai la difesa del Napoli. Tutte le squadre che hanno giocato contro il Napoli sono state massacrate dal punto di vista del palleggio, mentre noi no. Loro in più agli altri hanno meccanismi collaudati, sono partiti dal ritiro, non hanno infortuni. Per un allenatore non avere delle alternative non è di grandissimo aiuto. Se io mi alleno dall’inizio come ha fatto il Napoli è diverso, noi invece con Schick che arriva a settembre può farsi male più facilmente. Non cerco alibi, ma mi piacerebbe poter scegliere. Il Napoli ha qualcosina più di noi in questo momento, ha più lavoro alle spalle”.

Su Manolas

” Si è fatto male proprio quando ha lasciato palla a Mertens. Mi auguro che non sia importantissimo come infortunio, ma penso sia quasi impossibile vederlo già titolare contro il Chelsea. Nel secondo tempo ci siamo messi 4-3-3 e riuscivo ad alternare le due mezzali, osando qualcosina in più. Era quello che dovevamo se vogliamo essere una grande squadra. Siamo stati troppo attendisti e questo ha permesso al Napoli di gestire con più facilità la palla. Nel primo tempo non ci sono stati grandi palle gol da parte degli azzurri. Il Napoli è stato più in partita nel primo tempo, noi di più nel secondo tempo.

Approccio sbagliato?

“Per come avevamo preparato questa partita mi aspettavo un’aggressività diversa, ma bisogna dare merito anche agli avversari, bravi ad uscire bene da determinate situazioni. Nel primo tempo serviva più malizia, all’intervallo ho chiesto alla squadra di essere più arrembante.Siamo stati troppo attendisti, per attuare determinati meccanismi ci vuole tempo e le pause non aiutano”.