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De Laurentiis a Kiss Kiss Napoli: “Var e Juve. Il campionato è stato falsato, il terzo scudetto era nostro”

De Laurentiis a Kiss Kiss Napoli ha parlato del VAR, di Sarri e del terzo scudetto. Il presidente del Napoli ha parlato a ruota libera anche del campionato falsato.

DE LAURENTIIS A KISS KISS NAPOLI

Arrivano le parole di Aurelio De Laurentiis a Kiss Kiss Napoli.

“Conte è un amico, lo stimo molto, ma ci sono tanti bravi allenatori in Europa e nel mondo. Però sarebbe un peccato disperdere un patrimonio acquisito sul campo a livello di bellezza di gioco. Ecco, ricordate La Grande Bellezza ha vinto l’Oscar, Sarri ancora no e può ancora vincerlo. Lui dice che è nato a Napoli, non faccia il toscanaccio: farlo a Napoli c’è più gusto, dove sono tutti quanti contro”.

FUTURO DI SARRI

“Sarri è stato scelto da me tre anni fa, ricordo che alcuni tifosi mi misero dei manifesti perchè avevo fatto quella scelta. Maurizio ha fatto bene, ha studiato il calcio con tanti anni di gavetta prima di arrivare all’Empoli in A. Non è un uomo di mercato, l’ha sempre detto. Però se i ragazzi non li fai giocare, disperdi crescita e patrimonio. Ho avuto tante richieste per i miei calciatori, anche per chi non gioca. Se vedo il minutaggio di Rog, Diawara, Mario Rui che senza l’infortunio di Ghoulam non avrebbe giocato, tutto è chiaro: Rui ha dato l’anima, ha dimostrato attaccamento alla maglia e ha sbagliato solo una partita con la Roma. Sono affezionato a Sarri, non mi piacciono i divorzi: se però mi dice ancora di volere le star, noi le star le abbiamo ma quelli che giocano al Manchester City o al Real Madrid non possiamo permetterceli: la Serie A fattura un terzo della Premier, non c’è niente da fare. Con Sarri si può fare un enorme lavoro, è un genio ma può migliorare ancora del 300%. E’ un uomo pieno di dubbi: ha dei dubbi sul fatto della funzione a Napoli finita o meno, gli dico di stare sereno perchè qui non ha nemici ed è casa sua. E’ un ospite gradito, lo vogliamo con noi. Se però non se la sentisse, non lo obbligo a restare pur amandolo. Se qualcuno lo convince ad andare da altre parti, pagando la clausola, non potrei dire di no. Mi è successo con Higuain, dopo Gonzalo evito clausole o quantomeno pongo la validità soltanto all’estero”.

CALCIOPOLI

“Non appartenevo al mondo del calcio prima del 2004, appena sono arrivato e guardacaso nel 2005 mi accorsi di vedere delle cose in A ed in B che non funzionavano. Poi è scoppiata Calciopoli. Non è un problema italiano, è un problema dell’Europa: quando si evita di introdurre il VAR a me puzza, vuol dire che certi interessi possono essere indirizzati per ottenere un maggior riscontro dagli sponsor, dalla TV e dall’audience per introitare più fatturato. Ma quest’ultimo non spetterebbe alla UEFA, ma all’ECA che rappresenta i club: spetterebbe ai club stessi, invece loro credono che con una manciata di spiccioli ci accontentano, e accontentano sempre gli stessi quattro-cinque club più rappresentativi ed importanti. Se in finale di Champions metto inglesi e spagnole, posso ambire a portare 2,5 miliardi di spettatori in televisioni e posso venderla meglio agli sponsor”

IL CAMPIONATO E’ STATO FALSATO

“Var e Juve? Il campionato è stato falsato, ma lo è da anni. Non vogliamo pensar male, ma il VAR va modificato e bisogna levare la responsabilità agli arbitri. L’arbitro deve essere equidistante, lo dice la parola. Per evitare di fare dei brutti pensieri, devo tenere indenne la figura dell’arbitro ed impedire che possa decidere. Se c’è qualcosa che ricade nell’esame del VAR, devono esserci dei tecnici che intervengono e segnalano all’arbitro gli episodi. Noi stiamo subendo dei campionati falsati, quest’anno il distacco dalla Juventus s’è assottigliato e forse saremmo avanti se il VAR fosse stato utilizzato bene”.

RITIRO A DIMARO

“Dimaro? Quest’anno si, ma l’anno prossimo c’è una novità. In Cina, nella Inner Mongolia, stanno costruendo un albergo a cinque stelle, e a ottocento metri d’altezza stanno facendo un centro sportivo. Sarà tutto per il Napoli. Abbiamo un contratto con loro, ancora da limare: dall’anno prossimo potremo dividerci, iniziare in Cina e finire a Dimaro per evitare il problema del jet lag voglio aggirarlo iniziando all’estero e poi recuperare nei quindici giorni a Dimaro, per essere pronti in vista delle partite importanti pre-campionato. Se la Cina non funziona, no problem: rimaniamo sempre a Dimaro. Il Trentino l’ho sposato, sono straordinari. Sembrano dei locali, invece sono degli internazionali, altro che provinciali”.

BOMBER DA 20 GOAL

“Bomber da 20 gol? Ci è stato chiesto di non dirlo, è un signore che sta giocando in un altro campionato ed ha già fatto una ventina di gol. Geograficamente? Figlio mio, quanto rompi (a De Luca, ndr)”.

RUI PATRICIO

“Ancelotti e Rui Patricio? Carlo è un amico da sempre, ci siamo sentiti da quando siamo in Serie A: ci siamo confrontati, è una persona stupenda e carina, ha fatto la storia del calcio. Uno come Ancelotti non si mette in dubbio, ma perchè volete farmi cambiare allenatore? Sarri deve continuare il suo percorso di crescita, spero lo termini poi andasse dove vuole: chissà se in un club più ricco dopo un anno rischi una grande delusione. Rui Patricio e Leno sono due ipotesi che sono sotto il nostro occhio da tempo, sono entrate nel vivo della negoziazione: ho volato ad Oporto, ho incontrato i rappresentanti per discutere l’acquisizione di Rui Patricio. Dobbiamo incontrarci con l’agente per parlare del contratto. Con Leno ci siamo incontrati con i procuratori, dobbiamo ancora vedere il Bayer Leverkusen”

IL TERZO SCUDETTO

“Terzo scudetto? Se il VAR viene applicato come si deve, lo scudetto sarebbe stato nostro. Se queste ultime tre partite fossero giocate con divertimento e serenità, porteremmo a casa il risultato: potremmo ancora vincere lo scudetto, ma se i numeri dovessero non allontanarci – aggiungendo sei-otto punti che ci sono stati scippati…non mettiamo pressione su Sarri e la squadra, continuiamo a parlare di bel gioco e dimostriamo di essere il Napoli. Dimostriamo agli altri levando da mezzo l’astio e la rivincita a tutti i costi: dobbiamo essere fieri di essere napoletani, abbiamo una marcia in più ed allora perchè dobbiamo infliggere una sconfitta già morale”.

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