Giuseppe Cruciani ritiene che la pizza non è patrimonio dei Napoletani e difende Briatore e il suo Crazy Pizza.
Giuseppe Cruciani ci ricasca, in un’intervista al Gambero Rosso – che lascia perplessi sulla scelta dell’intervistato – il conduttore de La Zanzara spara a zero sulla pizza napoletana per difendere l’ultima trovata di Flavio Briatore: una margherita a 17 euro nel cuore di Napoli.
Cruciani contro Pizza napoletana: le dichiarazioni al Gambero Rosso
“Briatore fa benissimo a tentare una nuova avventura imprenditoriale a Napoli e sono sicuro che avrà successo. E ha capito benissimo che qualsiasi forma di boicottaggio e di guerra social, serve. Se sarà un prodotto vincente lo decideranno i consumatori. Non capisco l’acredine di un’iniziativa imprenditoriale che può portare lavoro. La pizza non è patrimonio dei napoletani, ma patrimonio universale dell’umanità”.
Cruciani contro il “politicamente corretto del cibo”
Cruciani ha poi aggiunto: “Combatto questo racconto del politicamente corretto del cibo e continuo a dire: ognuno mangi quello che vuole, e soprattutto non distruggiamo una grande tradizione italiana che è quella della carne. Ho fatto una battaglia contro quello che definivo un nuovo totalitarismo, il fatto che ti volessero dire che se tu continui a mangiare carne sei complice di un assassinio, dello sterminio degli animali” .
Pizza napoletana: i riconoscimenti che Cruciani dimentica
Cruciani come al solito dimentica particolari importati, la pizza non è patrimonio dell’umanità, ma è la pizza Napoletana che è patrimonio dell’unesco: “Dal 5 febbraio 2010 è ufficialmente riconosciuta come Specialità tradizionale garantita (STG) dell’Unione europea e nel 2017 l’arte del pizzaiolo napoletano, di cui la pizza napoletana è il prodotto tangibile, è stata dichiarata dall’UNESCO come patrimonio immateriale dell’umanità.
Inoltre sempre la pizza Napoletana è al 4 posto tra i 100 piatti più buoni del mondo secondo l’autorevole classifica di TasteAtlas.
Le parole di cruciani palesano ancora una volta un certo livore nei confronti di napoli e dei Napoletani. Oltretutto la cucina napoletana è stata recentemente nominata come la migliore del mondo dalla prestigiosa rivista americana TimeOut.
La risposta di Napoli alle provocazioni di Cruciani
L’ennesimo attacco di Cruciani a Napoli lascia l’amaro in bocca, non tanto per le parole in sé, quanto per la piattaforma offerta dal Gambero Rosso. Ci si chiede se la prossima volta intervisteranno un pizzaiolo per parlare di giornalismo, giusto per par condicio.
Resta da vedere quanto durerà il Crazy Pizza di Briatore a Napoli. Una cosa è certa: i napoletani continueranno a gustare la loro pizza, patrimonio UNESCO, a prezzi decisamente più ragionevoli e con un sapore che nessun Crazy Pizza potrà mai eguagliare.