Conte dopo il crollo di Eindhoven: «Serve un bagno di umiltà. Io per primo devo rimettermi in gioco»

Conte dopo il crollo di Eindhoven: «Serve un bagno di umiltà. Io per primo devo rimettermi in gioco»

Una notte da brividi per il Napoli e per Antonio Conte. Al Philips Stadion, sotto gli occhi impietriti di due tifosi speciali — Dries Mertens e Romelu Lukaku — gli azzurri hanno subito la peggiore sconfitta europea della loro storia. Come racconta Fabio Mandarini su Corriere dello Sport, Lukaku era passato in hotel a salutare la squadra, ma il clima nel post partita è stato pesantissimo.

Conte non si è nascosto, anzi. «Sicuramente c’è delusione, ma quando capitano certe situazioni, non capitano mai per caso. Ci dobbiamo rimettere tutti in gioco, io per primo», ha dichiarato l’allenatore del Napoli a Corriere dello Sport. «Dobbiamo farci un bagno di umiltà: i vecchi devono alzare i giri così come i nuovi. Il bene del Napoli deve tornare a essere la priorità».

Il tecnico ha poi analizzato le difficoltà di un gruppo completamente rinnovato. «L’anno scorso abbiamo vinto un campionato incredibile, con pochi giocatori e grande compattezza. Quest’anno abbiamo inserito nove teste nuove nello spogliatoio: non è facile. Ma eravamo obbligati a farlo», ha spiegato Conte. «L’ho detto sin dall’inizio: sarà un anno complesso. Qualcuno sta gettando fumo negli occhi a Napoli, ma la realtà è che la Champions è dura e il livello è questo. Ci vorrà tanta fatica, dobbiamo lavorare e ritrovare l’alchimia di un anno fa».

Fabio Mandarini per Corriere dello Sport evidenzia come Conte abbia ribadito più volte la necessità di tempo e coesione: «Con tante nuove teste serve tempo per trovare una connessione. Dobbiamo rimetterci tutti in gioco, a cominciare da me».

Ora la testa è già a sabato, quando al Maradona arriverà l’Inter per un match che può segnare la svolta o la caduta definitiva. «Finora l’equilibrio tattico con quattro centrocampisti è stato il migliore. Non credo sia il momento di cambiare o sacrificare qualcuno. Avere due esterni troppo offensivi romperebbe l’equilibrio trovato».

Sul suo atteggiamento in panchina, qualcuno lo ha definito rassegnato. Conte risponde ironicamente: «Magari è colpa mia, ero meno aggressivo del solito in panchina, perciò abbiamo perso 6-2». Poi accenna un sorriso amaro — l’unico di una serata nera.
La squadra trascorrerà un’ultima notte a Eindhoven prima di rientrare a Napoli per preparare la sfida contro l’Inter.