Il tecnico aveva chiesto di non indebolire la rosa, ma la partenza del georgiano al PSG e l’arrivo del solo Okafor non hanno soddisfatto le aspettative.
Il Napoli chiude il mercato invernale tra le polemiche. Le parole di Antonio Conte pronunciate dopo il successo sul Venezia risuonano ora come un monito inascoltato. “L’obiettivo è non indebolirci, al massimo restiamo quelli che siamo senza fare danni”, aveva tuonato il tecnico pugliese, presentendo forse quello che sarebbe accaduto.
La cessione di Khvicha Kvaratskhelia al PSG per 70 milioni ha scosso l’ambiente partenopeo, con l’arrivo in extremis di Noah Okafor dal Milan (prestito da 1,5 milioni con diritto di riscatto a 23) che non ha placato i malumori.
Il Corriere dello Sport non usa mezzi termini nell’analisi del mercato azzurro: “Un mercato positivo solo per i bilanci, ma tecnicamente molto negativo. La squadra prima in classifica per 16 giornate su 23 esce paradossalmente indebolita dalla sessione invernale”.
L’amarezza di Conte traspare dalle pagine del quotidiano romano: “In panchina siede uno dei migliori allenatori al mondo, la squadra ha dimostrato di poter lottare per lo scudetto anche nei momenti difficili, ma come visto nella sfida di Roma e nel derby di Milano, sono le alternative a fare la differenza nel lungo periodo”.
Il tecnico salentino, che aveva posto come condizione per la sua firma proprio un mercato all’altezza delle ambizioni, si ritrova ora con una rosa ridimensionata proprio nel momento cruciale della stagione. Una situazione che potrebbe avere ripercussioni importanti sul futuro del progetto tecnico azzurro.