Secondo Raffaele Auriemma, l’insulto razzista di Acerbi a Juan Jesus sarebbe stato un tentativo di “ridimensionare” il difensore del Napoli, sfruttando in modo deprecabile la carta del razzismo.
In attesa del verdetto della Procura Federale sul caso dell’insulto razzista rivolto da Francesco Acerbi a Juan Jesus durante Inter-Napoli, è intervenuto con il suo parere il noto giornalista Raffaele Auriemma nel corso della trasmissione “Pressing”.
L’analisi di Auriemma
Secondo Auriemma, le parole di Acerbi non sarebbero state dettate da un reale pregiudizio razziale, ma avrebbero avuto un’altra motivazione ben precisa: “Credo che Acerbi abbia voluto ridimensionare Juan Jesus, giocatore del Napoli, sfidato e battuto con un gol. Ha tentato di farlo in maniera deprecabile, utilizzando il razzismo“.
Un comportamento inaccettabile
Il giornalista ha quindi sottolineato l’inaccettabilità di tale condotta da parte del difensore dell’Inter: “Per un calciatore di quel livello, ricorrere a certi argomenti è inammissibile. Prima di tutto perché lui stesso ha origini umili, dall’Abruzzo, una terra non certo facile“.
Auriemma ha voluto così rimarcare la gravità del gesto di Acerbi, che avrebbe voluto offendere e “ridimensionare” Juan Jesus sfruttando lo strumento inaccettabile e pericoloso del razzismo.
Le possibili conseguenze
Ora non resta che attendere la decisione della Procura FIGC, che dovrà stabilire eventuali sanzioni disciplinari nei confronti di Acerbi. Le accuse di razzismo nel mondo del calcio vengono sempre prese con il massimo rigore.
Il caso ha inevitabilmente riacceso il dibattito su un tema quanto mai delicato come quello della discriminazione razziale nello sport e nella società in generale. La speranza è che episodi del genere possano presto essere sradicati dalle manifestazioni sportive.