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ASSURDO: Stuprata e picchiata da un calciatore della Ligue 1

Stuprata e picchiata da un calciatore della Ligue 1. La donna denuncia i suoi due anni d’inferno con un giocatore di cui non viene fatto il nome. Miriam racconta soltanto di averlo conosciuto “in Africa, quando veniva a giocare in nazionale”. L’ex compagna denuncia le violenze. Su L’Equipe l’intervista che fa tremare la Ligue 1.

STUPRATA E PICCHIATA DA UN CALCIATORE DELLA LIGUE 1

Viene chiamata «Miriam», anche se questo non è il suo vero nome. L’uomo che dal 2015 e sino a pochi mesi fa l’ha picchiata e violentata ripetutamente è un calciatore della «Ligue 1», la «serie A» francese, e viene soprannominato «Monsieur». Di questa vicenda, dal punto di vista delle identità anagrafiche, non sappiamo, per ora, altro.

DUE ANNI D’INFERNO CON UN GIOCATORE

Qualunque cosa poteva scatenare la sua violenza. E non erano piccoli schiaffi ma colpi al ventre, al volto, in tutte le parti“.

So che ha picchiato la sua nuova fidanzata, anche in gravidanza. Lo so perché ogni volta che lui la picchia, prende il treno per essere ospitata dal suocero con cui sono rimasta in contatto. Se parlo è perché temo che possa uccidere qualcuno“, aggiunge Miriam, che per adesso non se la sente di andare da un giudice perché teme ritorsioni per sé e per il figlio.

MIRIAM RACCONTA DI AVERLO CONOSCIUTO IN AFRICA

La donna racconta di aver conosciuto il calciatore 4 anni fa in Africa, “quando venne a giocare lì con la sua nazionale. Mi chiese di andare a vivere con lui in Francia“. Ma fu l’inizio del calvario. “Quando l’ho conosciuto era adorabile ma appena siamo andati a convivere, ho capito che era una persona instabile. Dipendevo economicamente da lui perché non voleva che lavorassi. Le mie amiche mi chiamavano per vedermi ma lui pensava volessero presentarmi un altro, era paranoico. Con questo genere di uomini hai molti regali ma finisci per rimanere isolata. E dopo che ti picchiano, negano tutto. Potevo morire“.

L’EX COMPAGNA DENUNCIA LE VIOLENZE

L’intervista, su l’Equipe, prosegue con il racconto di abusi sessuali, con le storie degli infermieri che medicandola al pronto soccorso, e insospettiti per quei lividi, tagli ed ecchimosi. la supplicavano di denunciare l’uomo che l’aveva picchiata. Cosa che Miriam non ha mai fatto, per lungo tempo, perché «innamorata, speravo cambiasse».

Poi i poliziotti. Che si sono presentati più volte a casa di Monsieur, chiamati forse dai vicini. Hanno chiesto a Miriam di denunciare Monsieur. «Io dicevo di no… Allora mi rispondevano: “la prossima volta lo faremo noi”. Ma non l’hanno mai fatto». Poi la ragazza resta incinta: è stato questo un altro motivo per proseguire la relazione. Lei resta con lui anche dopo che viene picchiata in stazione, stavolta ripreso dalle telecamere. La storia termina quando il giocatore (che una mattina si presenta a casa con un’altra donna da cui ha avuto dei figli) le dice di non essere il padre del bimbo che dovrebbe nascere tra un mese.

E via: ancora botte violente. Miriam cerca di difendersi gridando queste parole: «Così uccidi il bimbo!». La risposta è all’incirca questa: «Chi se ne importa, tanto non è mio figlio!». Stavolta però la donna riesce finalmente a scappare, a liberarsi da quell’incubo.

L’INTERVISTA CHE FA TREMARE LA LIGUE 1

Ma nelle pagine successive del quotidiano, lo stesso che organizza il Tour de France e che in Francia è il terzo per copie vendute, compare un’inchiesta dettagliata sui calciatori che sono stati coinvolti in casi di violenze coniugali a partire dal 2016. Ci sono sei nomi: quelli di Antoine Conte, ex difensore del Reims ; Lucas Hernandez, centrale dell’Atletico Madrid; Julien Cètout, centrocampista del Nancy; Kinglesy Coman, attaccante francese del Bayern; Nicolas Douchez, portiere del Lens; Brice Dja Djèdjé, anche lui del Lens. Tutti che hanno picchiato mogli, fidanzate, amiche. Molte hanno denunciato le percosse. Alcune hanno ritrattato all’ultimo. Ma la giustizia è andata avanti lo stesso. Chissà cosa succederà con Miriam.