Carlo Ancelotti esonerato e tradito. Il tecnico di Reggiolo lascia una squadra ammirata da Klopp
[wp_ad_camp_3]
L’esonero di Ancelotti era nell’ordine delle cose, perché la legge calcio è implacabile. In un anno e mezzo di lavoro il Napoli di Ancelotti in Champions è stato perfetto.
Gli azzurri hanno perso una sola gara a Liverpool contro quelli che sarebbero poi diventati i campioni d’Europa.
ANCELOTTI ESONERATO E TRADITO
E’ stato il ritiro “costruttivo” imposto dal presidente all’allenatore, scrive il Corriere dello Sport, non capì ma si adeguò. L’ammutinamento della squadra creò la prima frattura.
Che è diventata insanabile per via delle disobbedienze di gruppo, del figlio aggredito verbalmente da un giocatore, del distacco accumulato dal vertice e dell’allontanamento dalla zona Champions.
In due parole, dei risultati: il calcio non conosce altro dio. Non sono bastate l’esperienza, la competenza, il buonsenso di Ancelotti, il tecnico italiano più vincente e coerente di sempre, per aggiustare le cose.
La squadra non è stata più in grado di reagire, è entrata in confusione e dalla confusione è uscita soltanto occasionalmente, ovvero quando si è dovuta prendere l’Europa sul campo – e l’ha fatto brillantemente
Dopo la vittoria contro il Genk, il Napoli sbarca agli ottavi poi nella notte il comunicato: “ANCELOTTI ESONERATO“.
Conquistare per la terza volta nella storia, e da imbattuti, gli ottavi di Champions, entrando così tra i primi 16 d’Europa, e vedere inquadrati De Laurentiis e Ancelotti che sembrano appena rientrati dal funerale del gatto di casa.
[wp_ad_camp_2]
Succede a Napoli, forse solo nella Napoli di Aurelio De Laurentiis dove il surreale sovrasta spesso il reale. Napoli, piazza splendida, ha vinto solo con Maradona, un motivo ci sarà.
Ancelotti passa e chiude, lasciando un Napoli ammirato da Klopp. Dopo tanti traditori affidati all’infamia potrà dire lui, Carlo, di esser stato tradito?
Durante il primo ritiro spiegò che “non sono qui per pettinare le bambole”. Bambole e bambolotti hanno pettinato lui.