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Al Cardarelli niente assenteisti. Notizie di reato infondate. Era una colossale bufala, ma le scuse non arrivano

Al Cardarelli niente assenteisti. Il gip archivia, accolta la richiesta della Procura: notizie di reato infondate.

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Si è chiusa nel breve volgere di una trentina di giorni l’indagine sui presunti casi di assenteismo all’ospedale Cardarelli. Un’inchiesta avviata dopo notizie di stampa che parlavano del timore di 249 medici di restare in corsia mentre divampava l’emergenza Coronavirus.

Niente di vero, era una bufala colossale. E il gip ha accettato la richiesta di archiviazione.

La notizia lanciata dal Fatto Quotidiano con titolone a 9 colonne era una colossale bufala. Angelo Forgione, scrittore e giornalista, ha commentato la richiesta di archiviazione dei presunti assenteisti al Cardarelli:

Ricordate la faccenda dei 249 medici disertori dell’ospedale Cardarelli di Napoli? Qualcuno aveva tirato fuori la notizia su Facebook ed era diventata magicamente una notizia nazionale: “Napoli, 249 dottori malati immaginari”.
La direzione ospedaliera aveva smentito, dando mandato ai propri legali di agire contro chi aveva diffuso informazioni non corrispondenti a verità, e la Procura della Repubblica di Napoli si era messa immediatamente al lavoro.

Ebbene, il gip ha archiviato le indagini dopo che i pm hanno accertato la correttezza dei comportamenti del personale della struttura sanitaria partenopea“.

La pietra tombale messa sulla vicenda della Procura non avrà la stessa risonanza mediatica della bufala, finita sulle prime pagine dei media nazionali e capace di alzare un polverone di vergogna, gettando superfluo fango sulla città e sulla sua Sanità. Neanche il venti percento di quelli che seppero della falsa notizia saranno raggiunti dall’archiviazione delle indagini.

Immensamente grazie agli autolesionisti di Partenope, i veri malati per niente immaginari della città“.

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NESSUNO CHIEDE SCUSA

Forgione sull’archiviazione dei presunti assenteisti al Cardarelli ha poi aggiunto:”Il Fatto Quotidiano dà notizia ai lettori con un trafiletto che mai può valere il titolone in prima pagina dello scorso 18 marzo, dal quale nacque l’indignazione nazionale.

Un trafiletto che di fatto scarica tutto sul dottor Ciro Mauro, primario di cardiologia del Cardarelli, informando che il suo allarme era infondato, che le sue dichiarazioni ai NAS sono risultate diverse da quelle rilasciate ai cronisti, e che lo stesso primario ha precisato che le sue fonti non erano qualificate e attendibili.

Dulcis in fundo, il suo post su facebook dal quale poi nacque il notizione era frutto – udite, udite – di una voce origliata al bar.

Avete capito bene: chiacchiere da bar, come di quelle che si fanno sul calcio ogni mattina.
Applausi e caffè per tutti… al bar del Cardarelli. Paga Napoli!
“. Conclude Forgione.