Come nasce la parola “Loffa”?. In lingua napoletana rappresenta una scoreggia senza rumore. La prima citazione della parola in napoletano scritta appare nel 1789…
LA LOFFA
In lingua napoletana rappresenta una scoreggia senza rumore. Lo si dice anche ad una donna boriosa, supponente e sgradevole e che non sa fare a meno di darsi tante “arie”. (pereta)
La sua etimologia deriva dal Tedesco luft : aria, alito, vento, parte da cui soffia il vento .
Alcune derivazioni sono Loffio: che trova la radice nella parola veneziana Solfio : uomo solitario e nel toscano Lofiu cioè uomo insulso.
La tesi piu’ accreditata vuole che il termine sia riferito al fungo “loffa di lupo” Lycoperdon = Loffa di lupo (dal greco: lùkos = lupo, pèrdomai = emettere aria, scoreggiare), il quale nella piena maturità si converte in una vescichetta che a romperla da l’impressione di essere piena di fumo.
La prima citazione della parola in lingua napoletana scritta appare nel 1789 nel volume “Lo specchio de la cevertà: pe chi vo ridere e mpararese de crianza ” ovvero l’unico galateo dialettale esistente, scritto da Nicola Vottiero che raccomandava: “manco chiegà troppo li rine, ca te po’ scappa qua’ loffa…”.
Ecco come nasce Tiè l’espressione napoletana di portata mondiale.