Christian Bucchi non crede che ci sono spiragli per Roberto De Zerbi al Napoli: se lasciasse Brighton ha un’altra idea in mente
Christian Bucchi ha parlato del dopo Spalletti. L’ex calciatore del Napoli ha dichiarato nel corso della trasmissione Marte Sport Live in onda su Radio Marte: “Il profilo per il dopo-Spalletti? Dipende molto dalla strategia che ha in mente la società, tenendo conto che deve anche sostituire il ds Giuntoli. Italiano è un allenatore preparato, propone un calcio offensivo come quello di Spalletti, non ha ancora allenato una squadra in lotta per lo scudetto o impegnata in Champions League ma non sarebbe una vera e propria scommessa ma un tecnico che può fare bene in una piazza come Napoli. Se poi invece il club intende alzare ulteriormente l’asticella allora forse c’è bisogno di un allenatore con maggiore esperienza internazionale”.
Ha poi proseguito: “De Zerbi? Sono amico di Roberto, abbiamo giocato insieme a Napoli. Sono stato con lui a Brighton per una settimana e ho osservato come lavora. In quell’ambiente si trova benissimo, per come l’ho visto credo si tenga stretta quella esperienza e non lascerà il Brighton perché l’anno prossimo può completare lo splendido lavoro che sta portando avanti. Inoltre penso che se lasciasse l’attuale club resterebbe comunque in Premier League, dove può fare grandi cose da manager e da tecnico”.
Per Bucchi Italiano propone calcio offensivo come Spalletti
“Il rapporto Spalletti-De Laurentiis? Sono stato dal mister diversi giorni e di recente a Castelvolturno: si respirava una grande sintonia, direi amore, tra lui e la squadra e il ds Giuntoli. Da fuori la mia percezione è che si sia rotto qualcosa nel tempo e che c’era anche una forte volontà di finire benissimo la stagione, restando tutti sul pezzo, che fosse solo scudetto o anche Champions League”.
Infine Bucchi ha concluso: “Non so cosa sia successo ma forse in questi due anni o in alcuni mesi ci sono stati episodi che hanno raffreddato il rapporto. Ognuno ha poi pensato alle cose migliori per sè stesso. Un vero peccato perché il binomio Spalletti-Napoli avrebbe potuto ancora dare molto al calcio. Tuttavia se divorzio doveva essere meglio che sia accaduto ora piuttosto che andare avanti senza convinzione pura da ambo le parti”.