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EURO 2020 Italia-Austria, i giocatori azzurri non si inginocchieranno prima dell’inizio

Decisione univoca per la squadra azzurra. I giocatori non si inginocchieranno prima della sfida contro l’Austria

I calciatori della nazionale italiana hanno fatto la propria scelta in merito alla possibilità di inginocchiarsi o meno prima del fischio d’inizio per il Black Lives Matter, dopo la “spaccatura” in occasione del confronto contro il Galles. Gli azzurri dovrebbero restare tutti in piedi.

I GIOCATORI NON SI INGINOCCHIERANNO PRIMA DELLA SFIDA ITALIA-AUSTRIA

A Wembley tutti i calciatori della Nazionale azzurra, così come quelli dell’Austria, non si inginocchieranno. Come evidenziato da Corriere.it, nessuna richiesta è stata presentata all’Uefa e ora non c’è più tempo per cambiare. D’altronde Paolo Corbi, responsabile della comunicazione della Nazionale italiana ha dichiarato pochi giorni fa “Non inginocchiarsi non significa non combattere il razzismo“.

Quello che è certo è che non assisteremo più a situazioni come quella vista contro il Galles, che aveva fatto molto discutere. In occasione dell’ultimo match della fase a gironi. Solo 5 calciatori dell’Italia si erano messi in ginocchio per manifestare la propria solidarietà al movimento Black Lives Matter, impegnato nella lotta contro ogni forma di discriminazione razziale. Da lì è partita un vero e proprio dibattito, che ha spinto il presidente della Figc Gravina a sottolineare come la scelta degli azzurri fosse libera, senza una linea comune. Linea comune invece che ora diventerà effettiva. Non rivedremo più dunque “spaccature” o divisioni, con i giocatori che resteranno o tutti in piedi o tutti in ginocchio.

IL BLACK LIVES MATTER

Black Lives Matter (BLM, letteralmente “le vite dei neri contano”) è un movimento attivista internazionale. Originato all’interno della comunità afroamericana, impegnato nella lotta contro il razzismo, perpetuato a livello socio-politico, verso le persone nere.

Black Lives Matter organizza regolarmente delle manifestazioni per protestare apertamente contro gli omicidi delle persone nere da parte della polizia. Impegnato contro questioni più estese come profilazione razziale, brutalità della polizia e disuguaglianza razziale nel sistema giuridico degli Stati Uniti.

In seguito alla sparatoria di due agenti di polizia a Ferguson, alcuni sostenitori della polizia hanno creato l’hashtag #BlueLivesMatter. Infine, alcuni attivisti per i diritti civili non sono d’accordo con le tattiche usate da Black Lives Matter.
Le proteste per la morte di George Floyd nel 2020 hanno nuovamente reso il movimento oggetto dell’attenzione dei media internazionali.
Secondo le stime degli esperti di crowd-counting, BLM potrebbe essere il più grande movimento nella storia degli Stati Uniti.