Paolo Ziliani sui propri canali social ha riportato una notizia che riguarda il futuro della Juventus in serie A e in Europa.
L’UEFA sta indagando sulla Juventus e ha ricevuto i nuovi atti dell‘inchiesta Prisma dalla Procura di Torino, continuando a monitorare la situazione. L’organismo europeo ha aperto ufficialmente un’indagine sul club bianconero in collaborazione con le autorità italiane. Gli ultimi bilanci della Juventus sono al centro dell’attenzione, e la UEFA è in contatto con la Procura di Torino, che ha chiesto il rinvio a giudizio per 12 indagati, tra cui Agnelli, Paratici, Nedved e Arrivabene, insieme alla Juventus stessa.
La UEFA ha ora preso visione delle nuove carte relative alle indagini suppletive svolte in attesa dell’udienza preliminare davanti al Gup. Questi documenti includono anche accordi segreti per il riacquisto di alcuni giocatori, che possono mettere in difficoltà altri club come l’Udinese, il Sassuolo, il Bologna, l’Atalanta, la Sampdoria e il Cagliari. L’udienza preliminare è fissata per il 27 marzo.
ZILIANI: LA UEFA HA DECISO, JUVENTUS FUORI DALLE COPPE
Sull’argomento è intervenuto il giornalista de il fatto quotidiano, Paolo Ziliani che sui propri canali sociale ha scritto: “Sapete perchè sui giornali sportivi oggi non ci sono la Juventus e i suoi invincibili eroi in prima pagina? Perché è arrivata una notizia scabrosa: l’UEFA la caccerà dalle coppe per 2-3 anni.
L’UEFA si è stufata di attendere le lungaggini della FIGC e ha chiesto direttamente alla Procura di Torino, ottenendole, le carte dell’inchiesta Prisma compreso le mille pagine dell’ultimo supplemento (#Lombardo, Dybala, Mandragora, Marilungo ecc). la Juventus è già da ora fuori dalle coppe. Non ci sarà al 100% la stagione prossima e poiché al 99% non sarà più in serie A, visto che gli anni di esclusione saranno diversi di Europa se ne riparlerà fra 5-6 anni”.
Ziliani ha poi aggiunto: “Questo è lo schifo del calcio italiano che da decenni istituzioni colluse ci ammanniscono. L’Italia proverà ancora a punire la Juventus blandamente (quindi fintamente), ma almeno in Europa questo non succederà. Noi uccidiamo la passione della gente. Se pensate che il 27 novembre, il giorno prima dello tsunami che travolse Agnelli e tutto il CdA Juve, il presidente FIGC Gravina – che informato dalla COVISOC aveva piena contezza del tutto – era a Torino a elogiare la managerialità di Agnelli avrete capito tutto”.