Torna una vecchia usanza degli anni d’oro del calcio, quando i tifosi facevano sentire il proprio affetto alla squadra e quando il San Paolo brillava alla luce di Maradona.
redazione napolipiu.com
Torna una vecchia usanza
Il San Paolo è sempre stato l’emblema del tifo in Italia e non solo, quella Napoletana è considerata una delle dieci tifoserie più belle del mondo. Il calcio moderno, fatto di clausole e pay tv, di regole e di tessere del tifoso, ha fatto disamorare notissimi appassionati.
La gente preferisce restare a casa in quello che De Laurentiis chiama stadio virtuale, perdendosi quel poco che resta della magia che solo lo stadio sa dare.
Gli anni d’oro del calcio
I meno giovani ricorderanno il San Paolo degli anni ottanta, quando a ritmo di tamburo si scandivano i cori, e dai megafoni i capi curva organizzavano le coreografie, c’era anche una tromba, ricordi de rivedere in fotografia.
Con l’abolizione della tessera del tifoso e l’attuazione delle ennesime regole, tornano ufficialmente allo stadio tamburi e megafoni e con loro speriamo ritorni quell’atmosferica di festa che rendeva il San Paolo un posto speciale.
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Tamburi e megafoni saranno ammessi laddove non ci sia profilo di rischio, per i quali però seguirà una disciplina specifica, recita il decreto, sperando che questa volta la legge sia quella giusta.
Foto di Museo di emozioni Napoli