Calcio Napoli

Il Roma: Tanti gol e bel calcio: le certezze del Napoli che vuole lo scudetto

di Giovanni Scotto

Un’altra vittoria da grande squadra. Quella di mercoledì sera a Roma, contro una Lazio pericolosa, che nel primo tempo ha giocato una grande partita. E stavolta non regge la tesi del “giocar male ma vincere”, perché il Napoli all’Olimpico ha letteralmente sofferto una Lazio più organizzata e combattiva. La reazione è arrivata nel secondo tempo, sicuramente anche grazie alla batosta psicologica degli avversari, che hanno perso l’intera difesa per infortuni e che sono rimasti perfino in dieci per l’esaurimento delle sostituzioni. Eppure al Napoli sono bastati dieci minuti, anzi meno, per mettere le cose in chiaro e ristabilire i rapporti di forza.

IL NAPOLI nel momento di difficoltà si è rifugiato nelle proprie certezze: il bel gioco, soprattutto, e la convinzione di poter far gol. Così grande da mandare a rete protagonisti inconsueti come Koulibaly, e di far segnare a Mertens un gol da antologia: 30 metri spalle alla porta. E il giorno dopo il Napoli si ritrova al primo posto. È vero che a pari punti c’è la Juventus, ma è stata la squadra azzurra quella che ha impressionato maggiormente. L’Italia, l’Europa. I tifosi. Non solo quelli azzurri, ma anche quelli delle altre tifoserie Un 4-1 esterno che sarà ricordato a lungo: nell’ambito di questo campionato, forse, come la partita della svolta. Intanto il Napoli in otto gare (tre in casa, cinque in trasferta) ha segnato 24 reti, per una media di 3 reti a partita, subendone solo 5 (0,625 a partita). Tra le altre cose è la miglior squadra in Italia per media realizzativa, ma anche d’Europa.

E POI C’È LA CLASSICA cooperativa del gol di Maurizio Sarri. Di 17 giocatori utilizzati (escluso il portiere Reina e il nuovo acquisto Ounas, entrato solo pe pochi minuti in una sola occasione), ben dieci sono andati a segno. Fra questi, però, non c’è ancora Marek Hamsik. Il nome del momento è lui: il grande protagonista è Dries Mertens, che naturalmente è il miglior marcatore del Napoli, con sette reti in otto gare, sei delle quali siglate in campionato per una media di un gol ogni 65’. Nell’anno solare 2017 nessuno ha segnato come lui ad eccezione di Dzeko. Medie impressionanti, che hanno portato il belga ai livelli di Higuaìn prima del clamoroso addio. Ed è grazie alle prodezze dell’attaccante ex Psv e di questa granitica certezza che è il gioco di Sarri, che il Napoli ora vede lo scudetto non più come un sogno, ma come un vero e proprio obiettivo. Di questo passo si può. Con questa consapevolezza e quel magnifico rifugio che si chiama bel gioco. Da aggrapparsi forte ad esso nei momenti di difficoltà, per spingere in alto il Napoli.

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