Calcio Napoli

Sconcerti: “Napoli al completo è di un’altra dimensione. Ora deve dimostrare”

Il giornalista presenta la sfida Napoli-Inter

Mario Sconcerti parla di Napoli-Inter. La sfida scudetto si gioca sabato alle ore 18.00 presso lo stadio Diego Armando Maradona. Il giornalista attraverso le colonne de il Corriere della Sera parla del big match della 25a giornata di Serie A. A Napoli c’è un’attesa spasmodica per Napoli-Inter, con i tifosi che nella giornata di ieri sera hanno voluto dare il loro incitamento ai calciatori. Striscioni ed un breve colloquio con Koulibaly e Insigne hanno anticipato il match.

Napoli-Inter: le parole di Sconcerti

Ecco la presentazione della partita da parte di Mario Sconcerti: “La prima cosa non è capire chi sia migliore tra Inter e Napoli, sono due squadre emancipate, a modo loro perfette. Hanno un tipo di gioco diverso e rispettivamente utile. Con il Milan sono le migliori tre squadre della stagione ma Inter e Napoli disperdono meno, sembrano più corrette per una strada lunga. L’Inter è avanti con il lavoro, ma il Napoli l’ha raggiunta. Entrambe sono squadre che possono non perdere più da qui alla fine. Hanno armonia, copertura degli spazi di centrocampo, equilibrio di scambi nelle posizioni. Sono due squadre che possono insegnare calcio a tutti in Italia e raccontare la compiutezza del proprio lavoro. Sia Luciano Spalletti che Simone Inzaghi hanno preso squadre già in moto e le hanno assecondate. Ora sono alla pari. Non c’è pronostico, solo piccoli dati frastagliati che confermano il pieno regime comune“.

Sempre a proposito dell’Inter, Sconcerti aggiunge: “L’Inter ha fatto nella seconda parte la fila di risultati che il Napoli ha fatto nella prima. Inzaghi ha avuto il merito di non perdere giocatori per strada, l’Inter è stata in questo senso un’eccezione. Gioca dall’inizio con la stessa formazione, solo Denzel Dumfries ha preso il posto di Matteo Darmian. Il Napoli al completo era di un’altra dimensione, finché è stato. È da capire adesso se sia in grado di andare oltre l’eccezione. Secondo me è possibile. Ma sono due squadre molto belle e diverse, moderne nell’anima. E due tecnici che hanno vinto poco e sempre investito molto. Non c’è pronostico, c’è spettacolo. Direi che è già tanto”.