Salvini condannato per i cori contro i napoletani. Pena pecuniaria per il leader del Carroccio, per frasi razziste nei confronti del popolo napoletano. Liliana Segre declina l’invito della lega.
CONDANNA PER SALVINI
Condanna per razzismo. Matteo Salvini condannato per i cori contro i napoletani. Il segretario federale della Lega, ed ex ministro dell’Interno, è stato destinatario di un decreto penale.
Salvini, per alcuni cori contro i napoletani ha violato la cosiddetta legge Mancino, quella che punisce chi compie azioni discriminatorie.
I fatti risalgono a una festa di Pontida del 2009. All’epoca, Salvini era capogruppo al Comune di Milano dell’allora Lega Nord e deputato da poco eletto al Parlamento europeo.
Il coro anti-napoletani, di Salvini, fu ripreso da un cellulare, e fu immediatamente condiviso online, ma non si era avuta notizia del decreto penale di condanna.
Aveva dichiarato all’epoca Salvini: «Se ci sono napoletani che si sono sentiti offesi, mi scuso. Credo che un politico debba essere valutato per quello che fa, non per quello che dice un sabato sera tra amici quando si parla di calcio».
La condanna di Salvini per i cori contro i napoletani è finita negli atti del processo in cui, a Torino, per il quale il leader del Carroccio è imputato per vilipendio dell’ordine giudiziario.
LA SENGRE DECLINA L’INVITO
Intanto la senatrice Liliana Segre ha declinato per una «serie di impegni legati al Giorno della Memoria” l’invito del leader della Lega Matteo Salvini a partecipare a un convegno sulla prevenzione dell’antisemitismo: «Caro collega, grazie ma sono impegnata».