Quagliarella torna a Napoli martedi per la partita del sole. Ma prima con la Sampdoria : doppio confronto. Realizza il suo sogno di indossare nuovamente la maglia azzurra.
Di Pino Taormina il Mattino
Fabio Quagliarella torna a Napoli sorridente, un leader ritrovato, un attaccante che sta vivendo una seconda giovinezza, con 11 gol in questo campionato. Domani incrocia ancora il suo Napoli, con a Sampdoria.
Quagliarella, secondo lei cosa è mancato al Napoli per vincere?
«Il Napoli sta consolidando un percorso: mentale, tecnico, tattico. Il “tutto subito” nel calcio può essere casuale, mentre è la costruzione nel tempo che porta al risultato. E il Napoli lo fa attraverso un gioco spettacolare».
Come si vedrebbe nella squadra di Maurizio Sarri?
«In panchina!» (ride digusto, ndr).
Dell’esplosione di Mertens cosa l’ha più sorpresa?
«L’integrazione con il gioco di squadra, il miglioramento tattico».
Quagliarella, senza l’incubo di quello stalker, la sua carriera sarebbe stata diversa?
«Istintivamente mi viene da rispondere sì, e il punto di riferimento è il rapporto con Napoli, con il Napoli, con la gente della mia terra. Però sono orgoglioso di quello che ho saputo fare,non ho mai messo me stesso davanti agli interessi della squadra, adesso mi godo la stima dei colleghi e della gente, il rapporto sincero instaurato con la Samp e coni suoi tifosi».
Dopo la sentenza che ha condannato il suo stalker, ha sentito De Laurentiis?
«So che, prima o poi, capiterà l’occasione: succede sempre così, tra uomini».
Schick è pronto per una piazza come Napoli?
«È cresciuto molto rispetto a quando è arrivato. Ha talento, senza dubbio,ma per un attaccante il difficile arriva quando gli altri iniziano a conoscerti, è in quel momento che devi dimostrare di avere qualcosa in più degli altri. Lui,in tal senso, può completare la formazione e farlo in una squadra come la Samp, potrebbe essere la soluzione migliore».
Vorrebbe indossare la maglia del Napoli anche solo per un’altra volta?
«Il 12 marzo, quando i tifosi hanno esposto quello striscione, è come se l’avessi indossata nuovamente. La sera prima avevo vinto il secondo derby stagionale a Genova, il giorno dopo ero seduto davanti alla tv ed è stato come ritornare in campo al San Paolo. Poi il futuro non posso mica prevederlo».
Ci ritornerà veramente martedì per un evento benefico.
«Mi farà piacere, ovviamente, ma io al San Paolo, anche prima di poter raccontare la verità, sono sempre sceso in campo con la coscienza pulita. È chiaro che l’occasione sarà un’emozione in più e mi aspetto tanta gente allo stadio per condividere con loro una festa dello sport»