Noa Lang, l’estro che accende Dimaro: «Sono qui per vincere»

Noa Lang, l’estro che accende Dimaro: «Sono qui per vincere»

DIMARO FOLGARIDA – Noa Lang si presenta al Napoli con il carisma di un frontman e le gambe di un atleta. «Io sono Noa Lang», dice con fierezza l’olandese classe 1999, uno che sul campo lascia il segno come con l’inchiostro sulla pelle: decine di tatuaggi, uno dedicato a Nelson Mandela, e una personalità travolgente. Come racconta Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport, Lang ha già conquistato Dimaro con la sua velocità, la brillantezza atletica e la sfacciataggine tipica di chi dribbla con naturalezza e serve assist come fossero strofe rap.

Nell’ultima stagione con il PSV, Lang ha firmato 11 gol e 10 assist in Eredivisie – 14 reti e 12 assist considerando anche Champions e coppe. Ma è in Trentino che ha mostrato un altro lato del suo repertorio: durante le prime sedute di allenamento sotto la guida di Conte, ha chiuso in testa le serie di allunghi a tutto campo insieme a McTominay e Sgarbi. Uno sprint finale che ha infiammato i tifosi. E pure l’allenatore.

«I tifosi vengono per vedermi giocare»
Nel suo primo incontro ufficiale con i supporter azzurri al Teatro Comunale, Lang non ha lesinato dichiarazioni di peso. «Amo dribblare, segnare e offrire assist», ha detto. «Sono il tipo di giocatore per cui un tifoso viene allo stadio. Quando tocco il pallone, la gente si alza». Il Corriere dello Sport sottolinea come Lang non tema la pressione, anzi: «Mi piace quando i difensori mi raddoppiano, è una bella sfida. In Italia la fase difensiva è molto buona, ma anche io in attacco non scherzo».

«Conte è perfetto per farmi crescere»
La voglia di migliorare è costante. E Lang, come riporta ancora Mandarini per il Corriere dello Sport, non ha paura di mettersi in discussione. «Ho lasciato la mia comfort zone per diventare la versione migliore di me stesso. In Olanda si lavora di più con il pallone, qui si corre tanto, ma è positivo. Conte è l’uomo perfetto per aiutarmi a crescere tatticamente. Già dalla prima telefonata mi ha parlato di fase difensiva». E intanto la prima parola imparata in italiano è emblematica: «Sono stanco».

Rap, sogni e… Geolier
Lang non è solo calcio. In patria è anche un rapper di successo con lo pseudonimo Noano, capace di collezionare dischi d’oro e di platino. Ma ora la sua musica è Napoli. «Sarebbe un sogno vincere lo scudetto qui dopo i titoli in Belgio e Olanda. Se vi serve un titolo per la stampa, scrivete che sono qui per vincere». Il finale è per Kvaratskhelia («Sappiamo quanto è forte, ma voglio scrivere la mia storia») e per Geolier: «L’ho incontrato allo stadio, vediamo se possiamo fare qualcosa insieme. Altrimenti ascolterò musica italiana. Cantare mi fa stare bene».

Lang ha appena iniziato, ma sa già come conquistare Napoli. Con i piedi e con la voce.