Napoli, la zona Spalletti sostituisce la Zona Mazzarri. Remuntade, gol e vittorie nei minuti finali. Osimhen a Leicester come Petagna a Genova e Koulibaly con la Juve: ma per il tecnico i segreti sono due, gruppo e cambi.
LA ZONA SPALLETTI
L’edizione odierna del quotidiano la Repubblica mette in evidenza l’abilità del Napoli di ribaltare le gare anche all’ultimo minuto e la battezza: Zona Spalletti, il tecnico di Certaldo sostituisce la famosa Zona Mazzarri:
“Tre indizi fanno già una prova e i grandi finali del Napoli cominciano a essere troppi per considerali solamente casuali. Petagna andò infatti a segno a Marassi con il Genoa al minuto 84, Koulibaly al Maradona con la Juve quando sul cronometro era da poco scattato l’85 e Osimhen a Leicester dopo 87 giri di lancetta,i n tempo per cambiare piacevolmente in meglio (per la terza volta consecutiva, due vittorie e un pareggio conquistati in extremis) il risultato. È dunque un azzardo tutto sommato relativo supporre fin d’ora l’esistenza di una “zona Spalletti”, anche se la stagione è appena iniziata e ci sarà bisogno naturalmente di controprove ulteriori”.
LE RIMONTE DEL NAPOLI
Gli azzurri stanno imparando dal loro motivatissimo tecnico a non gettare mai la spugna in anticipo e a dare battaglia specialmente quando incombe il gong. La resilienza mostrata finora da tutto il gruppo prescinde però dall’alternanza sulla ribalta dei protagonisti, perché titolari e riserve sono animati dalla stessa voglia di lottare senza quartiere.
Non è un caso che in appena 360’ siano andati a segno addirittura sette giocatori. A Insigne, Elmas, Fabiàn, Petagna, Politano e Koulibaly si affiancato nell’elenco dei marcatori di stagione anche Osimhen, ma con il botto di una meravigliosa doppietta. «Il Napoli ha sempre avuto fiducia in me e adesso che sto finalmente bene devo saldare il mio debito, dando il massimo in tutte le partite».
In precedenza era successo lo stesso con Venezia, Genoa e Juve. Il segreto dei grandi finali del Napoli è forse questo: la panchina lunga, la capacità di Spalletti di sfruttarla fino in fondo e lo spirito di gruppo dei giocatori, disposti a essere protagonisti pure part time. Lunedì si va a Udine e sarà turn over. Con 5 sostituzioni ci può essere gloria per tutti.
ZONA MAZZARRI
La zona Spalletti si prepara a spodestare la Zona Mazzarri.
La cosiddetta ‘zona Mazzarri‘ diventata celebre nel primo anno del tecnico toscano sulla panchina partenopea. Dal 2009 ad oggi, 18 ‘remuntade‘ e 37 reti segnate oltre l’83’ in una serie di partite dall’esito quasi compromesso che nel breve volgere di pochi minuti sono diventate storia.
Soltanto nel primo mese dal suo arrivo a Napoli tre rimonte ancora indelebili nella memoria dei tifosi partenopei. 18 Ottobre 2009, esordio di Mazzarri al San Paolo contro il Bologna: vittoria al 91′ con rete di Maggio dopo il vantaggio di Di Vaio e il pareggio di Quagliarella; 28 Ottobre 2009, rimonta storica contro il Milan recuperando due gol nei minuti di recupero grazie a Cigarini e Denis; 31 ottobre 2009, da due a zero a tre a due a Torino con i gol di Hamsik(doppietta) e Dàtolo. In quella stagione anche Roma, Chievo e Cagliari furono vittime della ‘zona Mazzarri.
Altre rimonte e altri gol in extremis : dal 4-3 casalingo contro la Lazio con un Cavani scatenato autore di una tripletta, al 3-3 spettacolare in Europa contro la Steaua Bucarest (Cavani al 97′), e ancora nella stagione 2011-12 il pareggio a Bergamo al 94′ sempre ad opera del Matador e la rimonta a Parma firmata Lavezzi all’85 tra quelle più importanti.