Napoli, morto Luigi Necco, storica firma del giornalismo napoletano. Necco raccontò egli scudetti del Napoli di Maradona. Famosa la sua frase: «Milano chiama, Napoli risponde». Nel 1981 fu gambizzato per aver sfidato Cutolo.
MORTO LUIGI NECCO
Lutto nel mondo del giornalismo: morto luigi Necco. Il giornalista si è spento all’ospedale Cardarelli di Napoli. Il popolare giornalista napoletano volto storico di 90’ minuto negli anni degli scudetti del Napoli di Maradona. Avrebbe compiuto 84 anni a maggio, ma è stato stroncato da una grave insufficienza respiratoria.
MILANO CHIAMA, NAPOLI RISPONDE
Storici i collegamenti di Luigi Necco dallo stadio San Paolo, nelle telecronache fu lui a coniare espressioni come «Milano chiama, Napoli risponde». Famosa, nel 1986, anche la battuta durante i Mondiali di Città del Messico 1986, quando Maradona segnò un goal con la mano all’Inghilterra: «La mano de Dios o la cabeza de Maradona». E il Pibe de Oro rispose «Tutte e due».
NEL 1981 FU GAMBIZZATO
Nel 1981 fu gambizzato in un ristorante di Avellino. A sparare tre uomini inviati a Vincenzo Casillo ‘O Nirone, luogotenente del boss della camorra Raffaele Cutolo. Pochi mesi prima Necco a 90° minuto aveva parlato dell’incontro fra il presidente dell’Avellino Antonio Sibilia, accompagnato dal calciatore brasiliano Juary, con lo stesso Cutolo, in una delle udienze del processo al boss. Durante una pausa dell’udienza Sibilia saluta il boss con tre baci sulla guancia e fa consegnare dal calciatore medaglia d’oro con dedica «A Raffaele Cutolo dall’Avellino calcio». Poi dirà:« Cutolo è un supertifoso dell’Avellino; il dono della medaglia non è una mia iniziativa, è una decisione adottata dal consiglio di amministrazione». Il gesto però fece scalpore, e Necco ne parlò in tv.