Napoli, è tempo di reazione: Conte valuta il ritorno al 4-3-3 per sfidare l’Inter

NAPOLI – La rincorsa è cominciata. Dopo la sconfitta di Como, il Napoli torna al lavoro tra dubbi, autocritiche e la consapevolezza che la sfida con l’Inter di sabato sarà cruciale per rilanciare le ambizioni scudetto. La sconfitta sul lago ha lasciato il segno: una partita dai due volti, con un primo tempo dominato e una ripresa inspiegabilmente crollata sotto il peso di un’implosione mentale che ha permesso alla squadra di Fabregas di ribaltare tutto.
Fabio Mandarini, sulle pagine del Corriere dello Sport, evidenzia come a Castel Volturno si respiri un’aria di riflessione profonda. Le parole di Conte, unite all’autocritica di uomini simbolo come Spinazzola e Raspadori, hanno messo a fuoco il vero problema: un blocco mentale che ha condizionato i secondi tempi delle ultime gare contro Roma, Udinese, Lazio e appunto Como. Il calo psicologico è diventato evidente, e adesso servono correttivi immediati.
Conte valuta il cambio modulo: ritorno al 4-3-3?
Le opzioni tattiche sono al vaglio. Come spiega Mandarini sul Corriere dello Sport, Conte sta seriamente considerando il ritorno alla difesa a quattro e al caro vecchio 4-3-3, abbandonato nelle ultime uscite in favore del 3-5-2. Il motivo? Sfruttare al meglio le caratteristiche di alcuni elementi chiave come Raspadori, che rende di più in posizione centrale, e consentire a Spinazzola di agire alto a sinistra, con Olivera pronto a coprire il ruolo di terzino.
Il passaggio al 4-3-3 potrebbe dare nuova linfa all’attacco, in difficoltà da quando Neres è ai box. Con Raspadori in ottima forma (due gol nelle ultime due gare giocate da titolare), Conte potrebbe ridisegnare il reparto offensivo, magari con un tridente puro o una versione “mascherata”, che permetta più soluzioni durante la partita.
Autocritica e numeri che pesano
Il Napoli non vince da quattro partite e a febbraio non ha ancora trovato il successo. Ha raccolto solo 3 punti e interrotto la serie positiva di dieci gare. I numeri parlano chiaro:
9 gol subiti nelle ultime sei partite.
Nessun clean sheet da quando ha affrontato il Verona.
12 partite senza sconfitte in trasferta terminate a Como.
3 punti conquistati nelle ultime quattro giornate.
Eppure, come ricorda Mandarini, il Napoli è ancora lì, a un punto dall’Inter e con un margine di +2 sull’Atalanta. Il campionato è apertissimo, con tre squadre in tre punti, e gli azzurri sono padroni del proprio destino.
Preparazione mirata verso la sfida all’Inter
Conte vuole una squadra concentrata e ha deciso di puntare su una preparazione mirata: oggi una sola seduta, niente doppio allenamento, e nei prossimi giorni valuterà la condizione dei giocatori reduci dalla trasferta di Como. Chi ha giocato ha svolto lavoro di scarico, mentre chi è rimasto in panchina o ha collezionato pochi minuti ha affrontato un allenamento più intenso.
Il cambio modulo dipenderà anche dalla forma dei singoli: se Spinazzola sarà pronto per agire alto a sinistra e se Raspadori potrà mantenere lo stato di grazia visto contro Lazio e Como, allora il passaggio al 4-3-3 diventerà realtà.
Sabato, il Maradona come arma in più
Sabato il Maradona sarà una bolgia. Contro l’Inter, il Napoli avrà dalla sua anche il dodicesimo uomo: lo stadio sarà sold out per l’ottava volta in stagione, con oltre cinquantamila tifosi pronti a spingere la squadra. Sarà il momento della verità: Conte contro Inzaghi, una sfida che potrebbe indirizzare il campionato.
Il Napoli è ferito, ma non sconfitto. Sabato ci sarà bisogno del miglior Napoli per riaprire definitivamente la corsa scudetto.