Editoriali calcio Napoli

Il Murales di Maradona non smette di stupire: Batte il Cristo velato e gli Uffizi

Il Murales di Maradona nei Quartieri Spagnoli attrae 6 milioni di visitatori, superando Pompei e gli Uffizi, secondo luogo più visitato d’Italia.

Il murales di Maradona nei Quartieri Spagnoli di Napoli si è trasformato in un fenomeno turistico senza precedenti, attirando nel 2023 oltre 6 milioni di visitatori. Questo dato sorprendente, emerso da un report delle associazioni delle agenzie di viaggio, posiziona l’opera dedicata al Pibe de Oro al secondo posto tra i siti d’interesse più visitati in Italia, superato solo dal Colosseo.

Il Murales di Maradona batte gli Uffizi

L’affluenza al murales ha superato quella di attrazioni storiche come gli Scavi di Pompei e la Galleria degli Uffizi di Firenze o il famosissimo Cristo velato. Questo flusso turistico ha portato una rinascita inaspettata ai Quartieri Spagnoli, un’area un tempo considerata off-limits per i visitatori.

La trasformazione di via Emanuele de Deo, ribattezzata “Largo Maradona“, è emblematica: da stradina potenzialmente pericolosa a meta di pellegrinaggio per tifosi e curiosi da tutto il mondo.

Come è nato il Murales di Maradona?

Ma come è nato questo fenomeno? La storia del murales è quasi leggendaria quanto le gesta di Maradona sul campo. Realizzato nel 1990 da Mario Filardi, un giovane del quartiere, l’opera celebrava inizialmente il secondo scudetto del Napoli. Finanziato da una colletta popolare, il murales ha attraversato alterne fortune: trascurato negli anni ’90, è stato parzialmente coperto da una finestra.

La rinascita è iniziata nel 2016, quando l’artigiano Salvatore Iodice ha ridato vita all’effige. L’anno successivo, l’artista argentino Francisco Bosoletti ha ridipinto il volto di Maradona in chiave più realistica.

La vera consacrazione è arrivata però con la scomparsa di Maradona nel novembre 2020. Da quel momento, il murales è diventato un vero e proprio luogo sacro, attirando un numero sempre crescente di visitatori, molti dei quali argentini, venuti a respirare quel legame viscerale che unisce Napoli al suo eterno numero 10.

Oggi, “Largo Maradona” è un mix unico di sacro e profano, dove una cappella votiva convive con l’immagine del campione. Questo fenomeno sta contribuendo in maniera decisiva al riscatto e alla valorizzazione dei Quartieri Spagnoli, dimostrando ancora una volta come Maradona, anche dopo la sua scomparsa, continui a “fare miracoli” per la città di Napoli.

Murales di Maradona a Napoli
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