Mister, ma dove mi metti: Dybala rompe con Gasperini | Prende il primo volo per l’Arabia
Dybala - fonte lapresse - napolipiu.com
Il fuoriclasse argentino è sicuramente un perno della Roma, ma per esprimersi al meglio deve trovare la posizione giusta.
Gian Piero Gasperini è considerato uno degli allenatori più carismatici e discussi del calcio italiano. Il suo carattere deciso emerge in ogni scelta tecnica e tattica: è un uomo che non ha paura di rischiare e che spesso preferisce seguire le proprie convinzioni, anche controcorrente. Questo atteggiamento lo ha reso un punto di riferimento per l’Atalanta, trasformandola in una squadra con un’identità forte e riconoscibile.
Allo stesso tempo, Gasperini è noto per la sua intransigenza. Pretende dedizione assoluta dai suoi giocatori, non tollera cali di concentrazione e mette al centro del progetto disciplina e spirito di sacrificio. Chi non si adatta a questa filosofia difficilmente trova spazio nelle sue formazioni, segno della sua coerenza e della sua visione molto chiara di cosa significhi far parte di un gruppo competitivo.
Non mancano però i lati più spigolosi del suo carattere. Gasperini non è sempre accomodante nei rapporti con arbitri, avversari o persino dirigenti, e spesso non nasconde il suo temperamento acceso. Questo gli ha procurato critiche e polemiche, ma al tempo stesso ha alimentato l’immagine di un tecnico autentico, poco incline a compromessi e lontano dalle convenzioni.
Il suo modo di essere si riflette pienamente nel calcio che propone: intenso, aggressivo, orientato all’attacco. Gasperini è un allenatore che vive di passione e trasmette la sua energia alla squadra, trasformando il suo carattere forte in un motore di motivazione. È proprio questa combinazione di rigore e personalità che lo rende unico nel panorama calcistico italiano.
Le polemiche sul ruolo di Dybala
Sul web si è acceso un dibattito attorno allo schieramento di Paulo Dybala, soprattutto quando viene impiegato in posizioni che non esaltano le sue qualità. La scelta di utilizzarlo come esterno sinistro ha suscitato perplessità: se da un lato il talento argentino riesce comunque a creare occasioni con assist deliziosi, dall’altro viene allontanato dall’area di rigore, dove resta uno dei giocatori più letali. Inoltre, in quella posizione lascia spesso scoperta la fascia, costringendo compagni già poco solidi in difesa a sforzi extra.
Molti tifosi riconoscono la centralità delle idee di Gasperini, ma non accettano di vedere Dybala “sacrificato” in un ruolo che non gli appartiene. Il tecnico ha le sue ragioni tattiche: cerca esterni di corsa, un centravanti fisico e non ama giocare con due punte. Tuttavia, resta difficile immaginare un Dybala relegato in compiti marginali, quando il suo talento è decisivo soprattutto vicino alla porta.

Futuro e suggestioni di mercato
Il nodo principale resta la condizione fisica del calciatore: quando sta bene, Dybala è spesso l’unico capace di sbloccare partite complicate, come dimostrato contro il Bologna, dove, schierato a destra, ha messo in difficoltà Skorupski in pochi minuti. Da qui l’idea che limitarlo tatticamente equivalga a rinunciare a un’arma unica.
Se non si dovesse trovare una soluzione condivisa, si riaffacciano le voci di un possibile interesse dalle squadre arabe. La pista non è mai tramontata del tutto e, qualora le frizioni sul ruolo persistessero, potrebbe tornare d’attualità. Per ora resta soltanto un’ipotesi, ma il dibattito tra campo e mercato è destinato a rimanere acceso.
