L’ex dirigente sportivo del Napoli, Pierpaolo Marino, si è soffermato sull’andamento della squadra azzurra in questo inizio di stagione.
Durante una recente intervista a Radio CRC nel programma “Si Gonfia la Rete” condotto da Raffaele Auriemma, Pierpaolo Marino, ex dirigente sportivo del Napoli, ha espresso le sue opinioni sull’andamento della squadra partenopea in questo inizio di stagione. L’ex dirigente sportivo del club ha affrontato diversi temi, dalla mancanza di un direttore sportivo di campo alla performance della squadra sul campo.
Marino ha iniziato sottolineando che, al momento, non è possibile fare commenti positivi sull’inizio di stagione del Napoli. Ha citato sia il gioco espresso dalla squadra che alcuni aspetti estetici riguardanti i rapporti all’interno del club. Tuttavia, ha sottolineato che c’è ancora tempo per recuperare in tutti i sensi.
“L’inizio di stagione del Napoli? Il commento non può essere positivo sia per il gioco espresso dalla squadra sia per alcuni aspetti estetici che vengono fuori riguardo i rapporti che vengono fuori. È una situazione che in questo momento non è commentabile con entusiasmo. C’è tutto il tempo per recuperare in tutti i sensi. Se l’assenza di un ds di campo può pesare? Certo, Mauro Meluso che è un bravissimo direttore sportivo, non ha il curriculum tale da potersi confrontare con una squadra fresca di scudetto in maniera carismatica. A Bologna è stata una prestazione un po’ migliore, ma il Napoli con la rosa che ha avrebbe dovuto fare una partita diversa. L’allenatore deve stare molto attento ad avere dei punti di riferimento importanti nella squadra mentre tutti assimilano le sue idee. Sono quei giocatori bandiera a cui far capire che sono imprescindibili”.
L’ex dirigente ha poi condiviso la sua esperienza con l’Udinese, sottolineando l’importanza di rispettare i giocatori di bandiera e non intervenire psicologicamente su giocatori come Osimhen subito dopo un errore.
“Parlando delle ultime edizioni della mia Udinese, gli allenatori non si permettevano di cambiare De Paul se non lo richiedeva lui o se la partita non richiedeva una mossa tattica imprescindibile. Anche da un punto di vista psicologico non avrei toccato Osimhen che poco prima aveva sbagliato un rigore”.
Il tweet di De Laurentiis e il tema degli episodi dei calciatori in campo: le parole di Marino
Rispondendo alle domande riguardo a un tweet di Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, Marino ha sottolineato che il tweet è aperto a diverse interpretazioni e potrebbe essere sia ironico che concreto. Ha suggerito che il significato completo potrebbe emergere dopo le partite future del Napoli.
“Il tweet di De Laurentiis? A me sembra che il tweet di Aurelio sia sibillino. Perché può essere ironico e concreto o reale. Può essere interpretato sia in modo positivo che negativo. Non riesco a dare un’interpretazione, ma se vuole dire qualcosa sa dosare le parole. Sembra dire tutto e niente quel tweet, forse anche perché c’è il turno infrasettimanale e nessuno si mette a toccare l’equilibrio di una squadra quando mancano due giorni ad una partita. Penso che fra una partita quando il Napoli giocherà le partite che deve giocare, uscirà fuori”.
Infine, Marino ha affrontato il tema degli episodi di calciatori in campo, affermando che è importante affrontare immediatamente il problema e coinvolgere l’allenatore quando necessario.
“Episodi di calciatori in campo? Sono accaduti anche a me, ma sono molto sanguigno, il giorno dopo raduno la squadra e riprendo il giocatore davanti a tutti perché quella è la cosa che gli fa più male. Non mi trattengo, intervengo subito, riunioni su riunioni anche coinvolgendo l’allenatore che è un dipendente dell’area tecnica. Un direttore è libero di intervenire nella squadra”.
In chiusura, Marino ha messo in guardia il Napoli sull’importanza di non sottovalutare l’Udinese, sottolineando che la squadra friulana ha dimostrato di essere una sfida formidabile. Ha suggerito che sbloccare la partita rapidamente potrebbe cambiare il corso del match e influenzare la classifica complessiva.
“Il Napoli deve considerare che l’Udinese ieri ha disputato un’ottima partita, non è stata sconfitta in maniera clamorosa. La differenza l’ha fatta Terracciano e la difficoltà che ha l’Udinese ad andare in gol. Sarà una partita difficile per il Napoli, ma se riusciranno a sbloccarla subito si incanalerà in maniera diversa. La classifica comincerà a delinearsi. Anche certi distacchi che sembrano colmabili nel tempo, diventano difficili da recuperare.
Quando portai Hamsik e Lavezzi a Napoli? Ho sempre anticipato un po’ i tempi, anche se il mio reparto scouting lo tenevo collegato a me personalmente e in questo modo c’era una maggiore riservatezza sulle trattative che è basilare per arrivare a chiudere le trattative. Presi anche Gargano quell’anno”.