Calcio Napoli

Lukaku graziato, Koulibaly dimenticato: Gravina stronchi anche il razzismo verso Napoli

Il presidente della FIGC, Gravina, che ha graziato Lukaku, ma il razzismo nel calcio è un problema serio che colpisce soprattutto Napoli e il Napoli.

Il razzismo nel calcio è una battaglia che va combattuta, anche per quanto riguarda gli insulti contro Napoli e la sua squadra. Non è più possibile punire cori e striscioni con semplici multe da 10mila euro. È stato un gesto tempestivo e opportuno quello del presidente della FIGC, Gravina, che ha graziato Lukaku, squalificato dopo la sua reazione ai cori razzisti della Curva juventina. Questa curva, peraltro, sarà aperta in occasione della partita contro il Napoli, perché il ricorso del club bianconero è stato accolto. Auspichiamo che, in futuro, vengano presi provvedimenti anche contro i cori di discriminazione territoriale che colpiscono prevalentemente Napoli e i napoletani durante le partite in quasi tutti gli stadi.

Lukaku graziato, Koulibaly dimenticato

Inoltre, è giusto che ci si batta anche contro le attuali norme che prevedono solo multe o la chiusura di un settore dello stadio con la sospensiva, anziché una chiusura immediata, per i casi più gravi. L’esempio di La Spezia, dove è stato insultato un morto,  Diego Armando Maradona, e la città di Napoli, è stato veramente orrendo, e la blanda ammenda comminata è una vera e propria vergogna. In passato, per esempio nel dicembre 2018, quando Koulibaly venne espulso e squalificato per due giornate, non vi fu alcun atto di grazia, nonostante l’indignazione generale.

Calcio e discriminazione territoriale

Il presidente Gravina, essendo un uomo del Sud, è certamente sensibile a queste questioni. Si discute attualmente sui tempi e le procedure della giustizia sportiva per il caso Juventus, ma bisogna pensare anche a questo problema e trovare soluzioni più efficaci per combattere il razzismo territoriale. Siamo tutti Lukaku, come anni fa siamo stati tutti Koulibaly, e dobbiamo essere uniti nella lotta contro il razzismo nel calcio.