Calcio Napoli

Pastore: “Episodio vergognoso allo stadium, ricordate Mazzoleni contro Koulibaly?”

Rosario Pastore,  ha condannato i cori razzisti contro Lukaku  ricordando quanto avvenne a  Koulibaly con Mazzoleni.

Rosario Pastore, ex prima firma de La Gazzetta dello Sport, ha espresso la sua indignazione in un post riguardante gli eventi accaduti allo Stadium durante la partita Juventus-Inter. In particolare, ha fatto riferimento alla situazione in cui Lukaku è stato bersagliato da cori razzisti da parte dei tifosi della Juventus, ricordando un episodio simile accaduto durante una partita tra Inter e Napoli a San Siro.

“Rivoltante. Semplicemente rivoltante. Un episodio che mi ha ricordato un precedente altrettanto scandaloso. Quando a Milano, nella San Siro “scaladelcalcio”, durante Inter-Napoli, Koulibaly venne massacrato da cori razzisti. E quando, esasperato, si abbandonò ad un gesto di insofferenza, il meraviglioso arbitro Mazzoleni tirò fuori il cartellino rosso e lo espulse dal campo. Beh, ieri sera, nel civilissimo Stadium juventino, è accaduta la stessa cosa a Lukaku da parte di baluba bianconeri”.

Pastore ha criticato aspramente l’arbitro Massa per aver espulso Lukaku dopo che il giocatore ha fatto un gesto per silenziare i tifosi bianconeri che lo stavano insultando. Secondo il giornalista, la decisione dell’arbitro è stata ingiusta e ha dimostrato la mediocrità e l’asservimento della categoria arbitrale.

Il giornalista ha anche evidenziato il problema della discriminazione razziale presente nel calcio italiano, sottolineando che questa è una malattia che ha le sue radici nell’inesistente civismo di molti tifosi.

In sintesi, Rosario Pastore ha espresso la sua indignazione per gli eventi razzisti accaduti allo Stadium durante la partita Juventus-Inter e ha criticato l’arbitro Massa per la sua decisione di espellere Lukaku. Il giornalista ha anche sottolineato il problema della discriminazione razziale presente nel calcio italiano e la necessità di combatterla attraverso l’educazione e il rispetto reciproco.

“E quando, dopo il rigore dell’1-1, il belga ha fatto cenno di zittire quei personaggi, l’arbitro Massa, altrettnto meraviglioso del collega, non ha trovato di meglio che cacciarlo, come se fosse stato lui, il giocatore di colore, ad offendere quello “sportivissimo” pubblico. La categoria arbitrale ha confermato la sua mediocrità ed il suo asservimento. E il calcio italiano, dopo i disgustosi fatti del Maradona, ha dato un’altra dimostrazione di una malattia che ha le sue cause nell’inesistente civismo di gran parte dei suoi cosiddetti tifosi”.