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Lozano: “Voglia di scudetto. Spalletti un motivatore, mi dice di fare il diablo. Koulibaly…”

L'attaccante del Napoli parla al Corriere della Sera

Hirving Lozano ha voglia di scudetto, l’attaccante del Napoli non si nasconde: “Siamo forti, mica giochiamo a nascondino”. L’attaccante messicano ha rilasciato una intervista al Corriere della Sera: “Giochiamo per lo scudetto, non a nascondino. Il campionato è ancora lungo. Ma siamo forti e dobbiamo guardare più in alto possibile, anche se Inter e Milan che vanno veloci”. L’Inter è più avanti di tutte. “Noi possiamo reggere il confronto, anzi siamo più forti”. Sotto quale aspetto? “Giocatore per giocatore, uomo per uomo: qui il valore è più alto“.
Lozano dimostra la stessa voglia di titolo di Zielinski e di Lobotka. I due calciatori hanno parlato nella giornata di ieri, dimostrando che la parola scudetto non è un tabù in casa Napoli.

Lozano ed il rapporto con Spalletti

Da quando è arrivato al Napoli, Lozano ha cambiato tre allenatori passando da Ancelotti, poi Gattuso e Spalletti. Ecco cosa dice il messicano: “Ancelotti mi ha accolto, con Gattuso all’inizio è stato difficile, poi ci siamo capiti, è andata meglio. Spalletti è il motivatore, l’allenatore di grande esperienza che non soltanto ti dice che bisogna lavorare, ma è il primo a farlo. Mi rimprovera, ma capisco che vuole spronarmi. So anche io che posso dare di più, devo farlo per me stesso e per questa maglia che indosso. “Fai il diablo”, mi dice. Devo aggredire l’avversario”.
Poi aggiunge: “Quando Spalletti smetterà di rimproverarmi vorrà dire che sono diventato come Koulibaly, un esempio di rigore e professionalità“.

lozano gol bologna
Lozano ha segnato una doppietta col Bologna.

L’erede di Insigne

Lozano ritorna anche sul suo infortunio in Gold Cup: “Momenti di terrore, il dolore era fortissimo. Ho temuto di perdere l’occhio. E non volevo rassegnarmi all’idea che non avrei più potuto giocare a calcio. I medici sono stati tempestivi e rassicuranti, poi mi hanno rivelato che il mio occhio era stato a rischio. Una paura che mi sono portato dentro per tanto tempo: la ferita bruciava e ad ogni contrasto temevo il peggio“.

Dopo la doppietta al Bologna il messicano si è rilanciato. C’è chi dice che Lozano sia l’erede di Insigne: “Insigne ha fatto qui la sua storia, a me manca ancora tempo per fare la mia di storia. Vorrei giocare sempre, questo sì. Ma decide l’allenatore e so che dipende soprattutto da me“.