Lecce-Napoli 0-1: gli highlights

Lecce-Napoli 0-1: gli highlights


Un cuoricino nell’aria, un sorriso largo, e uno scarpino lucidato con cura da Stellini, vice di Conte. Così Jack Raspadori ha salutato il suo gol pesantissimo a Lecce. Una punizione forte e precisa, sul palo del portiere, come quelle che spesso prova a Castel Volturno, ma – come ha rivelato – non questa volta. «Non le avevo provate – ha ammesso – ma ero sicuro di poter segnare». Un gesto tecnico che va oltre i tre punti: ha dato un senso a un’intera stagione.

Raspadori è l’uomo delle grandi occasioni. Lo fece a Torino nel 2023 contro la Juve, lo ha rifatto a Lecce. Ma è lui stesso a riportare tutti con i piedi per terra: «Ci sono gol che si ricordano, certo, ma alla fine conta ciò che fai ogni giorno. Il lavoro nel silenzio». E nel silenzio ha preparato anche questa sfida, tornando in campo con umiltà e concretezza. Non solo il gesto tecnico, ma anche i dettagli: McTominay si piazza davanti a Falcone e ne copre la visuale. Dettagli, sì, ma spesso fanno la differenza.

Come scrive Davide Palliggiano sul Corriere dello Sport, guai a parlare di scudetto già vinto: «Noi i pezzettini li abbiamo messi tutti nel corso della stagione. Ora non bisogna guardare le tre partite che restano, ma pensare solo alla prossima. Ed è il Genoa la più importante di tutte», ribadisce Raspa. E non è stata una gara semplice: in vantaggio, poi in affanno, il Napoli ha dovuto usare cuore e corsa per portarla a casa. «Non siamo riusciti a fare tutto quello che volevamo, ma vincere è ciò che conta», ha ammesso ancora.
Lukaku e la lezione di Kobe

Accanto alla sobrietà di Jack, emerge anche la determinazione di Lukaku, che cita Kobe Bryant: «Job’s not finished». Il centravanti belga non si lascia distrarre, nemmeno da un gol annullato per fuorigioco: «Il VAR fa parte del calcio moderno. E poi io porto il 48 e mezzo, ci sta…». Una battuta, ma anche grande consapevolezza: «Finché non è finita, non è finita. Dobbiamo restare concentrati ogni giorno». La squadra lavora all’unisono, dentro e fuori dal possesso, e Lukaku sottolinea il senso di collettivo: «Siamo una squadra». E a sorpresa: «Tifo Inter in Champions. Sarebbe importante per tutto il calcio italiano».
Tensione e festa a Capodichino

La vittoria ha scatenato la festa dei tifosi: come due anni fa dopo la vittoria contro la Juve, migliaia di napoletani hanno accolto la squadra a Capodichino nella notte. Ma non tutto è stato sereno: prima della partita, circa mille tifosi senza biglietto hanno tentato di forzare i controlli prefiltraggio. La polizia è intervenuta, bloccando l’accesso a chi non era in regola. Qualche momento di tensione, poi il ritorno alla calma. Tuttavia, il comportamento dei tifosi sarà ora oggetto di attenzione in vista della trasferta di Parma.