Cremonese-Napoli 0-2: gol e highlights

Cremonese-Napoli 0-2: gol e highlights


Antonio come il romano, Annibale come il cartaginese. Antonio Conte chiude il 2025 da condottiero moderno, con uno scudetto e una Supercoppa già in bacheca e un Napoli capace di reinventarsi di fronte a ogni difficoltà. Come racconta Fabio Mandarini, inviato a Cremona per il Corriere dello Sport, il tecnico azzurro ha scelto una citazione storica per fotografare il percorso della sua squadra: «Se non c’è una strada bisogna costruirla».

Una frase attribuita ad Annibale durante la Seconda Guerra Punica, nel momento più duro dell’attraversamento delle Alpi. Un’immagine che Conte sente propria e che spiega così: «Festeggiamo un anno bellissimo e ricco di emozioni, in cui abbiamo fatto qualcosa di bello e inaspettato. Noi la strada ce la stiamo costruendo con il lavoro e la dedizione, affrontando le difficoltà». Parole riportate da Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport, che restituiscono il senso profondo di un progetto nato tra ostacoli e ambizioni.

Le difficoltà, però, non mancano. Conte elenca sette assenti, tutti giocatori chiave, ma il Napoli resta competitivo: un solo punto in meno rispetto alla scorsa stagione, nonostante Champions League e coppe nazionali. «A me piace instaurare un rapporto carnale con le mie squadre – spiega ancora Conte – ai ragazzi dico che sono pronto a morire sportivamente per loro, ma devono essere pronti a fare lo stesso per me». Un passaggio che Fabio Mandarini del Corriere dello Sport sottolinea come centrale nella costruzione del gruppo: non solo ottimi calciatori, ma soprattutto uomini.

Il calendario, però, non concede tregua. Da qui alla sfida di Champions del 20 gennaio a Copenaghen, il Napoli affronterà Lazio, Verona, Inter, Parma e Sassuolo. I rientri saranno decisivi: Gilmour è reduce da un’operazione, Anguissa potrebbe tornare a fine mese, mentre restano incerti i tempi di recupero di Lukaku e De Bruyne. «Questo è l’unico aspetto che mi preoccupa – ammette Conte – giocheremo ogni tre giorni e la pagnotta sarà tosta», come riportato da Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport.

Alla domanda sul perché il Napoli non sia ancora una squadra in grado di comandare stabilmente il campionato, Conte risponde con lucidità: «È un percorso appena iniziato. A livello strutturale oggi Juventus, Milan e Inter sono diverse per seconde squadre, monte ingaggi e valore patrimoniale. Noi stiamo cercando di restare vicino alle prime posizioni e lo stiamo facendo bene». Una crescita graduale, affrontata «da uomini coraggiosi», con l’obiettivo dichiarato di onorare lo scudetto, come evidenzia ancora Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport.

Infine, il capitolo Hojlund. Il danese, che lo scudetto non lo ha mai vinto, sembra avere più fame di tutti. «È giovanissimo e può migliorare tanto – spiega Conte – sta diventando un centravanti dominante, capisce quando attaccare lo spazio, quando difendere palla e quando venire incontro». Un’evoluzione che pochi si aspettavano e che racconta, ancora una volta, la capacità del Napoli di costruirsi la propria strada. Chiusura sulle condizioni di Spinazzola: semplice affaticamento e cambio precauzionale. Il 2025 è stato superbo, il cammino continua.