La Nazionale ha problemi, e la colpa è tutta della Juve | Comolli-Gravina ai ferri corti
Italia - fonte lapresse - napolipiu.com
Il rapporto tra la Nazionale e i club è sempre molto complicato. Non si riesce a trovare una soluzione comune.
Il rapporto tra club e nazionale è da sempre complesso e ricco di tensioni. Le società investono risorse enormi sui propri calciatori, curandone la crescita tecnica e fisica, mentre le selezioni nazionali ne richiedono l’utilizzo in momenti spesso delicati della stagione. Questo crea inevitabili contrasti, soprattutto quando le convocazioni coincidono con impegni cruciali dei club.
Uno dei principali nodi riguarda il rischio di infortuni. Durante le soste per le nazionali, i calciatori disputano partite ravvicinate e affrontano viaggi lunghi che ne aumentano la fatica. Se un giocatore rientra acciaccato o addirittura infortunato, la società paga le conseguenze sportive ed economiche, pur non avendo alcun beneficio diretto dalla sua partecipazione agli impegni internazionali.
Le polemiche si accendono anche per il calendario. Tra qualificazioni, amichevoli e tornei, lo spazio per il recupero diventa minimo e i club si trovano a gestire atleti sovraccarichi. In alcuni casi i tecnici delle nazionali vengono accusati di spremere i giocatori senza considerare le necessità delle squadre di appartenenza, generando malumori e dichiarazioni polemiche da entrambe le parti.
Per ridurre le frizioni servirebbe una collaborazione più stretta tra federazioni e club, con calendari condivisi e una gestione attenta delle forze. In fondo, l’interesse comune dovrebbe essere la tutela dei calciatori, chiamati a rendere al meglio sia con la maglia del club sia con quella della nazionale. Solo così si potrà trasformare un rapporto fragile in un equilibrio sostenibile.
Italia in bilico verso il Mondiale
La pausa per le nazionali ha regalato all’Italia due successi importanti, con dieci gol segnati, ma anche quattro subiti da Israele. Un bottino utile per restare in corsa verso il Mondiale, ma non ancora sufficiente. La Norvegia, con undici reti rifilate alla Moldavia, ha superato gli Azzurri nella differenza reti. Per qualificarsi direttamente, l’Italia dovrà vincere tutte le partite rimanenti e sperare in almeno due passi falsi degli scandinavi, incluso lo scontro diretto.
Altrimenti, si aprirebbe nuovamente lo scenario dei playoff, con il rischio concreto di una terza eliminazione consecutiva. Un incubo che la Nazionale e i tifosi non vogliono rivivere, dopo le cocenti delusioni delle ultime due edizioni iridate.

L’attacco di Giordano a Buffon e Barzagli
Sulla situazione del calcio italiano è intervenuto Marco Giordano, giornalista e opinionista di Controcalcio Tv. Nel corso della trasmissione ha lanciato un duro attacco contro due figure simboliche: Gigi Buffon, team manager della Nazionale, e Andrea Barzagli, vice dell’Under 21.
Giordano ha criticato la scelta dei due ex campioni di comparire nel video di presentazione della terza maglia della Juventus, definendola un gesto inopportuno. “Mentre l’Italia fatica e il calcio italiano sprofonda, loro fanno i modelli per un club”, ha dichiarato, sottolineando come ciò rappresenti lo specchio di un movimento in difficoltà.
