Lorenzo insigne a Dazn ha parlato di Milan-Napoli. l’attaccante del Napoli è tornato sui cori a koulibaly e ha commentato il passaggio di Higuain al Chelsea di Sarri.
Milan-Napoli raccontata da Lorenzo Insigne a DAZN. L’attaccante di Frattamaggiore ha ribadito tutta l’amarezza provata per l‘espulsione contro l’Inter e per i cori a koulibaly. Lorenzo ha continuato parlando del passaggio del suo vecchio compagno di squadra Gonzalo Higuain al Chelsea di Sarri, Insigne ha chiuso parlando del rapporto con i suoi allenatori da Zeman fino a Carlo Ancelotti.
INSIGNE ESPULSO A SAN SIRO
«Se ci ripenso abbiamo perso 3 punti importanti perché potevamo avere ancora più vantaggio nei loro confronti.
Era scritto che doveva andare così. Dispiace per l’espulsione, potevo stare più tranquillo ma in campo quando si alza l’adrenalina sono un po’ fastidioso. Questo lo so, devo imparare a controllarmi. Non posso lasciare la mia squadra in difficoltà.
Per me è un capitolo chiuso, adesso voglio pensare alla gara con il Milan. Sarà una gara importante perché loro vogliono continuare la loro striscia positiva e noi vogliamo allungare il più possibile»
I CORI A KOULIBALY
«Se non fosse successo quello che è successo a Koulibaly penso che non sarei stato espulso. È stata una reazione, l’avversario mi ha istigato un po’ ma io sono stato stupido a cadere nella sua provocazione.
Ho scontato queste 2 giornate, le ho vissute un po’ male perché io vorrei sempre scendere in campo ma ora testa al Milan che sarà un’opportunità importante».
GONZALO HIGUAIN AL CHELSEA DI SARRI
«Higuain non lo sento da parecchio e non ho nulla da dire sul suo passaggio al Chelsea. Ognuno fa le sue scelte, lui ha scelto di andare anche via dal Milan, gli faccio un grosso in bocca al lupo».
LA CONDIZIONE DI INSIGNE
«Di solito parto piano e poi vado bene. Quest’anno invece sono partito bene e poi sono crollato. Mi sono messo sotto a lavorare duramente per conquistare di nuovo la forma e ora spero di continuare dove avevo cominciato e dare una mano ai miei compagni».
ANCELOTTI
«Lo seguo da tanto, ho sempre voluto lavorare con lui. L’ho sempre ammirato anche se stavamo in club diversi. Ha sempre vinto tanto. Mi ha subito ispirato fiducia e si è visto già dal primo giorno di ritiro. Con tutta la squadra c’è un ottimo rapporto e cerchiamo sempre di seguirlo al 100%.
Il mio ruolo nuovo? È stata una sua intenzione dopo la gara con la Sampdoria. Gli ho detto: «Non ci sono problemi, sei tu l’allenatore e noi ci dobbiamo mettere a disposizione. Se tu pensi che in questo ruolo posso dare il 100% io cercherò di applicarmi».
ZEMAN
«Il boemo mi ha lanciato nel grande calcio e se oggi sono questo giocatore molto è merito suo. Ogni giorno ci faceva pesare nel suo ufficio, ma entrare lì dentro era come essere a Milano, tutto bianco. Pieno di fumo (ride)».
INSIGNE, LA SCARAMANZIA E LA 24
«Sono molto scaramantico, la 24, che porto perché è la data di nascita di mia moglie, mi ha portato fortuna. Spero di rimanere tanto nel cuore della città da far ritirare un giorno anche la 24».
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