Calcio Napoli

Il Napoli ritrova Reina da avversario. Le parole del portiere sono da brividi: “Non sarò mai un nemico”

Il Napoli ritrova Pepe Reina da avversario. Il portiere ora alla Lazio è molto legato alla piazza partenopea.

[wp_ad_camp_1]

Reina ritrova il suo Napoli. Il portiere spagnolo sfiderà gli azzurri con Lazio ma non sarà mai un nemico.Il portiere Spagnolo con Simone Inzaghi ha ritrovato una nuova giovinezza calcistica, l’allenatore della Lazio lo ha schierato cinque volte titolare in Champions e all’Olimpico nella sfida contro il Napoli di Gattuso, il ballottaggio con Strakosha potrebbe vincerlo proprio Reina.

REINA E IL NAPOLI: AMORE A PRIMA VISTA

Pepe Reina arrivò in azzurro nel 2013 per volere di Rafa Benitez, l’uomo che ha costruito il Napoli che negli ultimi anni ha deliziato i tifosi azzurri. Reina quando era il leader indiscusso del Napoli, non usò certo il fioretto per dire quello che pensava di Gonzalo Higuain: «È come quando Figo è andato al Rea l Madrid». Per questo Pepe Reina  avrà sempre in posto nel cuore del popolo napoletano.

DA BENITEZ A SARRI

La mancata conferma di Pepe Reina e il passaggio a Bayern Monaco furono uno dei motivi di rottura tra Benitez e De Laurentiis. Sulla panchina del Napoli arrivò Sarri con il quale Reina sfiorò due volte lo scudetto.

Quando Sarri disse di sì alla Juve, Pepe lo difese a spada tratta. «Quello che proprio non digerisco è l’ipocrisia: lui ha dato sempre il massimo e ha prodotto un calcio bellissimo nel suo periodo a Napoli, per questo va difeso, ammirato e rispettato. La mia ammirazione per lui non cambierà di una virgola, che alleni la Juve o un’altra».

[wp_ad_camp_2]

LE LACRIME SOTTO LA CURVA

«Sono venuto per Benitez qui ma poi ho conosciuto Napoli e me ne sono innamorato: anche io sono un uomo del sud e i napoletani mi assomigliano tanto».

Per Pepe non è facile giocare con un pezzo del suo passato. Dopo la gara con l’Atalanta, ad agosto 2017, tutti rimasero colpiti dal suo pianto sotto la curva che sembrava il preludio alla sua partenza.

Rimase per spirito di servizio e per il pressing di Sarri, nonostante la scelta del club di non prolungare il contratto. E nonostante il Psg. I tifosi della curva ne hanno sempre apprezzato lo spirito, difendendolo a spada tratta da chi ne metteva in discussione il rendimento.

A Napoli avrebbe chiuso volentieri la carriera. Ma spesso i sogni sono destinati a rimanere solo dei desideri. Perché, come ha più volte raccontato: “Un forestiero quando viene a Napoli piange due volte: quando arriva e quando parte“.