Il Genoa gela il Maradona: il Napoli frena, ora lo scudetto è un rebus

Quando tutto sembrava indirizzato, il Napoli rallenta. Lo fa nel momento più inatteso, in casa, davanti al suo popolo, contro un Genoa ormai salvo ma determinato a lasciare un segno. Il pareggio per 2-2 costringe la squadra di Antonio Conte a dover vincere le ultime due partite – contro Parma e Cagliari – per sperare di mantenere il sottile vantaggio sull’Inter, ora distante un solo punto.
Come sottolineato da Raffaele Auriemma su Tuttosport, il Napoli ha sprecato un’occasione pesante e Conte non lo nasconde:
«Ci siamo giocati un bonus. Dei sette punti che ci servivano ne abbiamo fatto solo uno. Ora dobbiamo vincere le ultime due per fare qualcosa di straordinario. Oggi grande amarezza: una partita che dovevamo vincere, loro due tiri e due gol».
L’inizio promettente e l’infortunio di Lobotka
In uno stadio ancora una volta sold out, con 51.426 spettatori, gli azzurri partono forte. Il solito movimento a rientrare di Politano, poi l’asse McTominay–Lukaku sblocca il match: il belga firma il 13° centro stagionale con freddezza, confermandosi uomo chiave anche con 11 assist all’attivo. Ma l’infortunio lampo di Lobotka, costretto a lasciare il campo al 13’, rompe gli equilibri: entra Gilmour, ma la squadra ne risente.
Il Genoa cresce e colpisce
Il Genoa non arretra. Pinamonti colpisce la traversa di testa, poi su punizione calciata da Messias, il classe 2008 Ahanor stacca bene: Meret respinge sul palo ma, nel tentativo di recupero, si trascina il pallone in porta con il piede. Autogol e pareggio. Finisce così un’imbattibilità difensiva che durava da 398 minuti.
Raspadori illude, Vasquez punisce
Il Napoli torna ad attaccare con intensità nella ripresa: Lukaku sfiora il raddoppio, Anguissa si divora il gol. Poi ci pensa ancora McTominay, che serve un pallone d’oro a Raspadori: il numero 81 segna il 2-1 e manda in estasi il Maradona. Esce tra gli applausi e Conte inserisce Billing per blindare il risultato. Ma il Genoa non molla: Martin crossa, Vasquez salta più alto di tutti e trova il 2-2 che gela lo stadio.
Il finale è un assedio
Conte getta nella mischia anche Neres, dentro al posto di Politano. L’ultima chance capita a Billing, che sfiora il palo di testa nei minuti di recupero. Ma la palla non entra. Finisce 2-2, e ora l’Inter respira sul collo.
Come ricorda ancora Auriemma su Tuttosport, la strada verso il tricolore si fa impervia. Ma Raspadori e McTominay invitano alla fiducia:
«Tifosi stupendi, noi ci crediamo» – dice il primo.
«Restiamo calmi, tutto è ancora possibile» – gli fa eco il secondo.
Il Napoli ha il destino nelle proprie mani. Ma adesso dovrà dimostrare di avere anche nervi saldi e la capacità di reagire, ancora una volta, sotto pressione.