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Massimo Troisi: “Massimiliano, Ugo o Ciro”. Il monologo principe del cinema napoletano

Troisi:” Massimiliano, Ugo o Ciro?. Il monologo principe di Ricomincio da tre. Massimo deve scegliere il nome da dare all’ipotetico figlio.



Se un giorno avrai un figlio e dovrai scegliere il nome da dargli, segui il consiglio di Massimo Troisi in Ricomincio da tre… (soggetto e regia di Massimo Troisi, 1981).

A differenza di Totò, Massimo recita solo in napoletano.
Noterai che molte delle battute del film sono ormai entrate nel parlato di una generazione intera (la mia) e si stanno trasferendo a quella successiva.

Anche per mia figlia di quattordici anni un “robertino” è sinonimo di ragazzo perbene, ben educato, ma mezzo babbeo. “Me faccio leggero leggero” (come Lello Arena sulla bici di Massimo) si continua a dire per convincere una amico che non ha tanta voglia di portarti.

Troisi: “Massimiliano, Ugo o Ciro”

Marta: “Sono incinta! … ma è che non sono sicurissima che sia tuo!” Gaetano: “Ma come… e di chi è? Il ragazzo del romanzo?” Marta:“Si”

Gaetano: “Ma mettiamo che questo figlio… cioè… mettiamo che io ‘sto figlio… Cioè, come lo chiameremmo? ”
Marta: “Mah… io non ci ho ancora pensato. Massimiliano? ”
Gaetano: “No no no no, per carità, quale Massimiliano!? No, guarda, lo chiamiamo. cioè… si se decide che ‘sto figlio è… cioè che può., cioè… io avevo pensato: Ugo! ”
Marta“Come tuo padre? ”
Gaetano: “Si, ma non per mio padre… cioè a me non me ne importa proprio di questa cosa. No, è propria perché accussì ‘o guaglione vene cchiù educato. ”
Marta “Ma perché? Massimiliano…? ”
Gaetano: “Massimiliano vene scostumato. Cioè… niente, lo so… È proprio il nome che è scostumato”.
Marta: “Perché Massimiliano”…

Gaetano: “Per esempio, questo ragazzo sta vicino alla mamma… questo ragazzo si muove per andare a qualche parte? La mamma prima di chiamare Mas-si-mi-lia-no, il ragazzo già chissà dove è andato, chissà cosa sta facendo! Non ubbidisce, perché è troppo lungo”!
Gaetano: “Invece Ugo, quello come sta vicino alla mamma e sta per muoversi: Ugo! Il ragazzo non ha nemmeno il tempo di fare un passo. Ugo!, e deve tornare per forza, perche lo sente, il nome”.
Gaetano: “Al massimo, proprio… ecco… volendo lo potremmo chiamare Ciro. È più lungo, ma proprio per non farlo venire troppo represso… Però Ciro tiene il tempo di prendere un poco d’aria… “.


Curiosità: Via Cavalli di bronzo n. 31, l’indirizzo che il padre di Gaetano dà alla Madonna nella sua supplica serale per ottenere il miracolo della ricrescita della mano, è in realtà l’indirizzo dove la famiglia Troisi si trasferisce nel 1957.

Fonte: Amedeo Colella-manuale napoletano