Igor Tudor nuovo allenatore della Fiorentina: ecco svelato il motivo dell’esonero | Arriva per salvare la nave
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Una scelta che potrebbe cambiare i destini delle due squadre, partite malissimo in campionato. L’allenatore riparte subito.
La Juventus ha ufficializzato l’esonero di Igor Tudor dopo la sconfitta con la Lazio, culmine di una crisi che ha portato i bianconeri a otto partite consecutive senza vittorie. Il tecnico croato paga un crollo iniziato subito dopo l’illusorio successo nel derby d’Italia contro l’Inter, ultima vittoria risalente a metà settembre. Da allora, la squadra è precipitata in una spirale negativa di prestazioni deludenti e gioco confuso, peggiorando persino i numeri del 2009 sotto Ranieri.
Dietro la decisione, però, ci sono anche ragioni interne. Tudor non era una scelta di Comolli, che lo aveva “ereditato” al suo arrivo in società. Il dirigente francese, dopo i contatti falliti con Conte e Gasperini, aveva accettato di proseguire con Tudor più per necessità che per convinzione, anche in nome della stabilità auspicata dalla proprietà. Ma il rapporto tra i due non è mai decollato: già durante il Mondiale per club erano emerse divergenze sul mercato e sulla gestione tecnica.
Con l’inizio della crisi, Comolli e Chiellini hanno provato a supportare l’allenatore, ma senza risultati. Le otto partite senza successi, le quattro gare senza reti e le tre sconfitte di fila hanno certificato la totale confusione tattica della squadra. La sconfitta contro la Lazio ha solo accelerato una decisione che sembrava ormai inevitabile.
A pesare in modo decisivo anche la comunicazione di Tudor. Le sue uscite pubbliche – dalle accuse agli arbitri dopo Verona alle critiche sul mercato prima di Como – hanno incrinato definitivamente i rapporti interni. Dichiarazioni percepite come provocatorie che hanno irritato la dirigenza e accelerato la rottura, trasformando un addio annunciato in un epilogo immediato.
Pioli in bilico, la Fiorentina valuta alternative
La panchina di Stefano Pioli traballa sempre di più. I soli quattro punti raccolti nelle prime otto giornate e le difficoltà mostrate anche contro il Bologna hanno acceso più di un campanello d’allarme. La dirigenza, pur confermando la fiducia al tecnico, sa che il tempo è quasi scaduto: serviranno risposte concrete già contro l’Inter a San Siro, mentre la gara con il Lecce potrebbe rappresentare l’ultima occasione per invertire la rotta.
Tra le varie soluzioni al vaglio della società viola, spunta con forza il nome di Igor Tudor. Il tecnico croato, reduce dall’esperienza non fortunata con la Juventus, resta un profilo appetibile per la sua capacità di dare identità e intensità alle squadre. Il suo calcio fisico e verticale potrebbe adattarsi bene alla rosa della Fiorentina, composta da giocatori dinamici ma in difficoltà sul piano mentale.
Un progetto di rilancio tecnico e caratteriale
Tudor rappresenterebbe una scelta di rottura rispetto a Pioli: meno gestione e più energia, con un’idea tattica fondata su pressing alto e compattezza difensiva. L’allenatore croato ha già dimostrato di saper intervenire in situazioni complicate, come avvenuto a Marsiglia e Verona, ottenendo risultati immediati.
Il principale nodo resta economico: Tudor ha un ingaggio importante e il club viola non intende affrontare un doppio stipendio tecnico senza garanzie di risultati. Tuttavia, se Pioli non dovesse dare segnali di ripresa, la svolta potrebbe arrivare presto — con Tudor pronto a raccogliere una nuova sfida in Serie A.

