I dolci per ricchi di Napoli: una delizia assoluta per il palato | La ricetta tenuta nascosta per anni

Napoli

Napoli - fonte lapresse - napolipiu.com

I dolci sono un caposaldo della cultura e gastronomia napoletana. Spesso sono alla portata di tutte le tasche.

La tradizione dolciaria napoletana è tra le più ricche e conosciute d’Italia, con dolci che racchiudono storia, cultura e sapori unici. Tra i più iconici spicca la sfogliatella, nelle due varianti più famose: “riccia”, dalla sfoglia croccante e friabile, e “frolla”, con un guscio morbido e burroso. Entrambe custodiscono un ripieno profumato di ricotta, semolino e canditi, che conquista per equilibrio e intensità.

Altro simbolo inconfondibile è il babà, soffice dolce lievitato di origine francese, adottato e reso tipicamente napoletano. La sua caratteristica principale è l’inzuppatura in una bagna al rum che lo rende aromatico e irresistibile. Può essere servito liscio oppure arricchito con panna e frutta, ma resta sempre una delle icone della pasticceria partenopea.

Il periodo pasquale è legato indissolubilmente alla pastiera, una torta che unisce ricotta, grano cotto, uova e canditi, profumata con fiori d’arancio. È un dolce di grande valore simbolico, perché rappresenta la rinascita e la primavera, e ogni famiglia custodisce la propria ricetta tramandata di generazione in generazione.

Non si può dimenticare la zeppola di San Giuseppe, preparata soprattutto il 19 marzo per la festa del papà. Realizzata fritta o al forno, viene farcita con crema pasticcera e guarnita con amarene sciroppate. La sua golosità l’ha resa ormai un dolce diffuso tutto l’anno, capace di raccontare l’anima festosa e accogliente della pasticceria napoletana.

Origini delle Susumelle

Le susumelle affondano le radici nella tradizione del Regno di Napoli, insieme ad altri dolci di devozione come i rococò e i bonbon Divino Amore. In origine erano preparate con miele, uva passa e spezie preziose come cannella e chiodi di garofano, segno delle loro nobili origini. Solo in seguito arrivò la copertura di cioccolato, oggi immancabile. A Cosenza, il Gran Caffè Renzelli, inserito nei Locali Storici d’Italia, è ancora uno dei pochi a custodire la ricetta originale.

La preparazione inizia lavorando la farina con miele, zucchero, latte, cacao, un pizzico di sale e lievito fino a ottenere un composto uniforme. A mano si incorpora l’uvetta, poi si stende l’impasto in uno strato sottile da cui si ricavano biscotti ovali. Questi vengono disposti su teglie rivestite di carta da forno e cotti a 180 °C per circa dieci minuti, fino a risultare fragranti ma morbidi.

Susumelle
Susumelle – napolipiu.com

La copertura variegata

Il passaggio successivo è la copertura: il cioccolato fondente viene fuso delicatamente, al microonde o a bagnomaria, e arricchito con fili di cioccolato bianco. I biscotti, immersi e ruotati nella miscela, assumono così un aspetto variegato, elegante e invitante.

Per non sprecare nulla, il cioccolato rimasto può essere diluito con latte caldo e trasformato in una densa cioccolata in tazza, perfetta da gustare in abbinamento alle susumelle, rendendo questa esperienza dolciaria ancora più completa e raffinata.