Guardiola, applausi e controllo totale: «City in crescita, Napoli avversario tosto»

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Alessandra Gozzini, inviata a Manchester per la Gazzetta dello Sport, racconta la notte dell’Etihad tra i richiami di Pep al pubblico e l’analisi della vittoria contro il Napoli.

MANCHESTER – Lo trovi all’angolo dell’area tecnica, elegante in abito e maglioncino, immobile fino al gol che rompe l’equilibrio. Pep Guardiola ha vissuto così la sfida contro il Napoli, racconta Alessandra Gozzini sulle pagine della Gazzetta dello Sport. Per lui l’impegno è stato doppio: guidare la squadra e tenere alta l’attenzione di un pubblico dell’Etihad troppo silenzioso. «Non passano tre minuti – scrive Gozzini – che Pep si gira verso i suoi tifosi e chiede applausi, incitamento, spinta».

Dall’altra parte, i 2.700 sostenitori azzurri hanno fatto sentire la loro voce anche con la squadra in difficoltà, mentre il tecnico catalano richiamava più volte i suoi a farsi sentire.

L’equilibrio con Conte

La cronaca della Gazzetta dello Sport sottolinea come l’espulsione di Di Lorenzo al 21’ abbia indirizzato la partita: salita ripida per Conte, discesa agevole per Pep. Prima e dopo, comunque, i due tecnici si sono abbracciati, a testimonianza di un confronto equilibrato: otto sfide, quattro vittorie per ciascuno.

«Sono molto soddisfatto, è stata un’ottima prestazione – ha spiegato Guardiola – conosco Antonio, è un avversario tosto. Le squadre italiane hanno nel dna di difendersi basse e compatte: il Napoli, anche in dieci, ha dimostrato personalità. Non è facile mantenere quella calma».

Haaland da record e il ritorno di Foden

Nell’analisi raccolta da Alessandra Gozzini per la Gazzetta dello Sport, Pep ha esaltato i protagonisti: «Haaland è il più giovane ad arrivare a cinquanta gol in Champions, siamo fortunati ad averlo. Può diventare il capocannoniere assoluto della competizione». Parole anche per Foden: «Grazie al suo assist abbiamo aperto la porta, è incredibile. Va coccolato, ma lo abbiamo ritrovato al meglio».

La crescita del City

Secondo la Gazzetta dello Sport, Guardiola ha vissuto la serata come una prova di maturità: «Si vede che la squadra sta crescendo. Milinkovic-Savic ha fatto tante parate, ma siamo rimasti lucidi e abbiamo spinto fino a trovare il gol. Sono felice del carattere dimostrato».

Alla fine, tra applausi e festa, il City ha confermato la sua versione migliore, quella già vista nel derby contro lo United. La firma è ancora di Guardiola, racconta Gozzini: guida tecnica, gestione emotiva, controllo totale.