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Il governo salva il calcio dei debiti con la manovra: ed io pago!

Il governo nella nuova manovra salverà anche le società di calcio, permettendogli di spalmare i debiti in settanta rate in cinque anni.

Si poteva fare tanto altro, si è deciso di fare anche questo. Le società di calcio, quelle che chiudono i bilanci con milioni di euro in rosso, ma che continuano a sperperare denaro per super acquisti di cartellini, con ingaggi profumatissimi ai calciatori, verranno agevolate. Eh si, perché il governo ha deciso di mettere nel nuovo documento finanziario anche la maxi-cartella esattoriale dal valore di oltre mezzo miliardo di euro, che interessa tutti i club, ma non tutti allo stesso modo: perché ci sono società che hanno più debiti di altre.

Manovra governo: così si salva il calcio

Alla fine ha vinto proprio lui Claudio Lotito, quello che ha spinto più di tutti per riuscire a far spalmare i debiti delle società di calcio. Parliamo di società che hanno debiti a tre cifre, basti pensare che la Serie ha un passivo di 3,4 miliardi di euro nel complesso.

Eppure la manovra del governo ha deciso di spalmare i debiti delle società di calcio. I club potranno pagare in cinque anni, in settanta comodissime rate con una mora di appena il 3%. Il tutto in  nome del problema covid, ovvero lo stesso problema che ha avuto tutto il mondo e tutte le aziende, italiane ed estere.

Il “salva-calcio” o “lodo-Lotito” – chiamatelo come volete, cambia la forma ma non la sostanza dell’ennesimo, scandaloso favore di Stato al pallone – è diventato un’autentica telenovela nelle ultime settimane. Prima sponsorizzato dallo stesso ministro Abodi, poi bocciato dal Ministero dell’Economia, quindi portato avanti da uno scatenato Lotito in versione “stalker” a Palazzo Madama. Tutto perché le società sportive per l’intero anno 2022 hanno potuto non pagare le tasse, con i versamenti di Irpef e contributi sospesi nella scorsa legge di bilancio causa pandemia. Una maxi-cartella esattoriale dal valore di oltre mezzo miliardo di euro, che riguarda tutti i club, ma non tutti allo stesso modo: Il Fatto ha rivelato in esclusiva la classifica delle squadre più indebitate, fra cui guarda caso c’è proprio la Lazio di Lotito, uno dei 4 club ad aver rinviato tutte le scadenze. Si capisce meglio perché il presidente-senatore si sia tanto speso a convincere i suoi colleghi a firmare l’emendamento che prevede la proroga” scrive Il Fatto Quotidiano.

Insomma il pallone ha avuto una norma tutta sua, che non era affatto scontata ma che i presidenti di Serie A sono riusciti ad avere. Ora dovrebbero quantomeno spendere con parsimonia. Magari non fare acquisti milionari. Magari abbassare il tetto ingaggi, come ha fatto il Napoli di De Laurentiis in maniera virtuosa, parametrando di nuovo le sue uscite rispetto agli incassi. Ma chissà perché, siamo convinti che nessuno lo farà e si continuerà a spendere ed a fare rosso in bilancio, aumentando i debiti.