Gazzetta dello Sport: “Napoli d’alta classe”

Gazzetta dello Sport: “Napoli d’alta classe”

Il Napoli di Antonio Conte è ancora un cantiere aperto. Gambe imballate, meccanismi da costruire, nuovi leader da inserire. Ma le idee sono già chiare. Come racconta Vincenzo D’Angelo sulla Gazzetta dello Sport, il tecnico leccese non è uno che ama scorciatoie: si parte dal lavoro, dalla fatica, dalla base. E poi si costruisce tutto il resto.

Contro l’Arezzo si è vista una squadra ancora lontana dalla forma, ma oggi – ore 18, amichevole con il Catanzaro trasmessa su Dazn, Sky e OneFootball – si potrà cogliere qualche indicazione in più. Il risultato conterà poco: ciò che interessa è la traccia tecnica che Conte sta provando a dare. E la novità più scintillante è ovviamente Kevin De Bruyne.

De Bruyne: «Conte diverso da Guardiola, ma si lavora forte»
Il belga si è già calato con umiltà nella nuova realtà. Intervistato da Sky, le sue parole sono state riprese da D’Angelo nella Gazzetta dello Sport: «Sto bene, ci stiamo allenando duramente. La squadra ha qualità, ma lo sapevo: è campione d’Italia. Ora devo solo conoscere meglio tutti. Conte? Più difensivo di Guardiola, ma difficile dire dopo solo dieci giorni».

L’ex City è la stella designata, ma la sua presenza – sottolinea ancora la Gazzetta – è già un valore aggiunto anche sul piano tattico e caratteriale. Accanto a lui, Conte ha provato Lang sulla stessa fascia, per creare da subito un’intesa tecnica tra due dei giocatori più imprevedibili della rosa.

Solidità e palleggio: il nuovo Napoli parte da dietro
L’impronta di Conte si vede soprattutto nella fase difensiva. La priorità è ricostruire la solidità che aveva portato allo scudetto: Napoli miglior difesa d’Italia ed Europa. Come riportato da Vincenzo D’Angelo sulla Gazzetta dello Sport, il nuovo innesto Beukema è stato scelto proprio per aumentare la qualità in impostazione da dietro, facilitando anche il lavoro di Lobotka. In coppia con Buongiorno o Rrahmani, darà nuove soluzioni in uscita.

Non solo: anche sulle palle inattive, dove l’anno scorso il Napoli ha reso poco, si punta a un salto di qualità. Con De Bruyne ogni corner o punizione può diventare un’occasione. I centimetri e i muscoli non mancano, e ora c’è anche il piede giusto per servire le torri.

Un’idea di dominio
Come conclude D’Angelo sulle pagine della Gazzetta dello Sport, l’obiettivo è chiaro: controllare la palla, dominare il gioco, ma con una nuova energia, diversa da quella del passato. Conte lavora sulla mentalità, sulle geometrie e sulla fame. E in questo disegno, De Bruyne è la scintilla che può accendere tutto.