Gattuso ha studiato a fondo: ecco il problema della nazionale | Al prossimo giro fa fuori 3 big
Gattuso - fonte lapresse - napolipiu.com
È tempo di grandi riflessioni iper il c.t. della Nazionale. Sono arrivate due vittorie, ma quanta sofferenza…
Gennaro Gattuso centra la seconda vittoria consecutiva alla guida dell’Italia, battendo Israele in un rocambolesco 4-5 che lascia ancora aperta la corsa al playoff. Il dato più incoraggiante è l’efficacia del doppio centravanti: ben dieci gol realizzati in due gare testimoniano la ritrovata verve offensiva. A questo si aggiunge il carattere della squadra, capace di reagire ai momenti di difficoltà e di non arrendersi nemmeno di fronte agli errori.
Accanto ai lati positivi, però, restano ombre importanti. L’approccio molle in avvio e le troppe amnesie difensive rischiano di compromettere quanto costruito davanti. La partita contro Israele è stata un’altalena continua: vantaggi, rimonte e gol subiti per disattenzioni che in un contesto mondiale potrebbero rivelarsi fatali.
Dal punto di vista della classifica, poco cambia: l’Italia ha agganciato Israele al secondo posto dietro la Norvegia e resta in piena corsa per il playoff, obiettivo già fissato alla vigilia. La follia del match di Debrecen, con reti firmate da Kean, Politano, Raspadori e Tonali, oltre a due autogol, restituisce l’immagine di una Nazionale spettacolare ma fragile.
Nella valutazione finale si può parlare di bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. Da un lato i progressi offensivi, l’intuizione del doppio centravanti e le correzioni tattiche di Gattuso. Dall’altro le dormite difensive, le leggerezze di Bastoni e persino un Donnarumma non impeccabile in avvio. Israele era già stata battuta dalla gestione Spalletti: per questo, serve equilibrio nei giudizi.
Il dibattito sul blocco Inter
Sui social è esploso un dibattito provocatorio: e se il problema della Nazionale fosse proprio il blocco Inter? Alcuni tifosi sostengono che giocatori come Barella, Bastoni e Dimarco, pilastri nerazzurri, in azzurro non riescano a garantire lo stesso rendimento. L’idea è che il loro peso nello spogliatoio e in campo possa condizionare negativamente il gruppo.
Secondo questa teoria, la soluzione sarebbe drastica: escluderli dalle convocazioni per dare spazio ad alternative meno influenti ma più funzionali al progetto tecnico. Un’ipotesi estrema che riflette più la delusione dei tifosi che un’analisi reale delle prestazioni.

Tra rendimento e responsabilità
Barella resta uno dei centrocampisti più completi del panorama europeo, mentre Bastoni e Dimarco offrono qualità rare nel reparto arretrato e sulla fascia. Il loro rendimento altalenante in Nazionale potrebbe dipendere più dal contesto tattico e dalle responsabilità assegnate che da un reale “blocco” legato all’Inter.
Escludere tre titolari di alto livello rischierebbe di indebolire ulteriormente la squadra, già alle prese con problemi strutturali. Più che pensare a tagli clamorosi, il vero nodo è capire come valorizzare questi giocatori e inserirli in un sistema che ne esalti le caratteristiche anche con la maglia azzurra.
