Ghoulam: «Napoli, mi aspettavo di più dal mercato. Conte è un miracolo vivente»
Sette ore nel futuro, otto anni nel passato. Faouzi Ghoulam, uno dei terzini sinistri più forti della sua generazione, oggi vive un presente nuovo tra studi da allenatore e il ruolo di commentatore televisivo. «Vivo interamente il mio presente – ha dichiarato a Sky Sport – mi piace tantissimo commentare le partite e le competizioni, è un’esperienza che unita ai miei studi da tecnico e dirigente mi darà una formazione completa». Come riporta il Corriere dello Sport nell’intervista di Fabio Mandarini, l’ex Napoli da giovedì sarà voce della Champions, con il debutto nel match Manchester City-Napoli.
Ripercorrendo il passato, inevitabile il ricordo del 1° novembre 2017, quando al San Paolo contro il City si ruppe il crociato. «Sono ricordi dolci, non amari – ha spiegato – mi considero fortunato, ho lavorato con i migliori allenatori italiani come Ancelotti, Sarri, Gattuso e Spalletti, e con Rafa Benitez. Ho accumulato un bagaglio tattico enorme».
Sul presente europeo, Ghoulam non ha dubbi: «Vedo favorito il Psg, il loro mercato è stato misurato e chirurgico». Non manca però una stoccata: «Hanno mancato di rispetto a Donnarumma, è stato un errore clamoroso. Gigio è tra i tre portieri più forti al mondo, se davvero non fosse stato bravo coi piedi, uno come Guardiola lo avrebbe preso? Questa scusa non ha senso». Parole riportate dal Corriere dello Sport, che evidenziano la posizione netta dell’ex difensore.
L’analisi tocca anche le italiane. «L’Inter con Chivu è un punto interrogativo, ma la vedo favorita per lo scudetto. La Roma si è rinforzata meglio in ottica Europa. La Juve è in ricostruzione, ma Giuntoli ha lavorato bene. L’Atalanta? Bisognerà capire se era l’Atalanta di Gasperini o Gasperini dell’Atalanta». Secondo quanto scrive il Corriere dello Sport, Ghoulam ha grande curiosità per la Dea guidata da Juric.
Tra i talenti emergenti cita Lamine Yamal («un fenomeno, non vedevamo un giocatore così tecnico e micidiale da tempo») e Wirtz, mentre su Guardiola le parole sono di grande ammirazione: «Pep si reinventa sempre, ha bisogno di nuove sfide ed è all’avanguardia. Il calcio cambia e lui si aggiorna continuamente». Una testimonianza raccolta dal Corriere dello Sport nell’approfondimento firmato da Fabio Mandarini, che restituisce il ritratto di un viaggiatore del tempo, tra Tokyo e Coverciano, con lo sguardo fisso sulla Champions.
