Gattuso è una belva: il suo pupillo non risponde alla convocazione | Gli ha dato buca nel momento decisivo
Gattuso - fonte Lapresse -Napolipiu
Il commissario tecnico sta lavorando tanto e non si aspetta certe defezioni che possono metterlo in difficoltà.
Guidare una Nazionale è uno dei compiti più complessi nel mondo del calcio. Il commissario tecnico non ha a disposizione i giocatori tutti i giorni, ma solo per brevi raduni durante le soste o in occasione dei tornei. Questo limita drasticamente il tempo per costruire schemi di gioco, provare varianti tattiche e curare l’intesa tra i reparti, obbligando l’allenatore a massimizzare ogni singolo allenamento.
Un’altra grande difficoltà è la gestione delle convocazioni. Ogni scelta diventa inevitabilmente oggetto di dibattito pubblico: l’esclusione di un giocatore in forma o la preferenza per un veterano può scatenare polemiche tra tifosi, media e addetti ai lavori. Il commissario tecnico deve quindi trovare un equilibrio tra meritocrazia, esperienza e compatibilità tattica, consapevole che nessuna lista sarà mai accolta all’unanimità.
A questo si aggiunge la pressione psicologica. Una Nazionale rappresenta un intero Paese, e il suo allenatore porta sulle spalle le aspettative di milioni di persone. Ogni partita diventa un evento di enorme rilevanza, e un singolo risultato negativo può minare la credibilità del progetto tecnico. La gestione della comunicazione e la capacità di mantenere calma e autorità risultano decisive.
Nonostante tutte queste difficoltà, il ruolo di commissario tecnico resta uno dei più prestigiosi. La possibilità di guidare i migliori talenti del proprio Paese, di scrivere la storia nei grandi tornei internazionali e di unire i tifosi sotto un’unica bandiera, rappresenta la sfida più affascinante per qualsiasi allenatore.
Incubo al debutto
Il sogno di Giovanni Leoni con la maglia del Liverpool si è infranto troppo presto. L’ex difensore del Parma, al debutto in EFL Cup contro il Southampton, è stato costretto a lasciare il campo dopo appena un’ora di gioco. Una caduta innocua si è trasformata in un incubo, con il giovane centrale uscito in barella tra la preoccupazione generale di tifosi e compagni.
Gli esami del giorno successivo hanno confermato i timori peggiori: rottura del legamento crociato sinistro. Una diagnosi pesantissima per un ragazzo che stava vivendo il momento più importante della sua giovane carriera. Per Leoni si prospetta un lungo stop che lo terrà lontano dai campi per diversi mesi.
Resta l’amaro in bocca
Il Liverpool, nonostante la vittoria per 2-1 che ha garantito la qualificazione agli ottavi, ha vissuto una serata amara. Federico Chiesa ha illuminato Anfield con due assist decisivi, ma la gioia è stata oscurata dall’infortunio del compagno di squadra. L’ambiente Reds resta in apprensione per le condizioni del difensore azzurro.
L’infortunio, inoltre, spegne sul nascere anche i sogni di Nazionale. Leoni era seguito dallo staff tecnico italiano in ottica futura, ma il grave stop lo esclude da qualsiasi convocazione. Un colpo durissimo, che obbliga il ragazzo a concentrare tutte le energie sul recupero.

