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ESCLUSIVA – Kakha Dgebuadze: “Kvaratskhelia troppe critiche, non può fare miracoli. E’ ponte tra Napoli e Georgia”

Dall’arrivo di Kvaratskhelia a Napoli alla passione per gli azzurri. Le dichiarazioni del giornalista georgiano, Kakha Dgebuadze.

Una distanza ‘siderale’ di 3.046,2 km separa Napoli dalla Georgia, ma questa lontananza difatti si è rivelata solo un numero. Una lontananza che non si è sentita più di tanto grazie all’arrivo all’ombra del Vesuvio di uno dei maggiori talenti europei come Khvicha Kvaratskhelia e grazie anche a chi il Napoli ha deciso di viverlo, raccontarlo, documentarlo, seppur da lontano, permettendo ad un Paese come la Georgia di lasciar entrare tutta la passione dei napoletani per il calcio e per la loro squadra.

La testata Napolipiu.com ha avuto il piacere di intervistare Kakha Dgebuadze, giornalista georgiano e traduttore che, dall’arrivo di Kvaratskhelia all’ombra del Vesuvio, ha fatto del Napoli il suo ‘pane quotidiano’.

KVATASKHELIA PONTE TRA NAPOLI E GEORGIA: IL PUNTO DI VISTA DI KAKHA DGEBUADZE

Innanzitutto mi piacerebbe iniziare col sapere la tua passione per il Napoli da dove è scaturita e ti chiedo: nonostante la distanza siderale che separa Napoli dalla Georgia, davvero riesce ad arrivare fino a lì tutto il calore dei napoletani?

  • “Prima di tutto questa passione non solo per il Napoli, ma anche per la città ed i napoletani è iniziata con Kvaratskhelia. Kvara è stata la scintilla con la quale io e molti altri georgiani ci siamo sentiti così legati ai napoletani. Lui ha acceso questa passione per il Napoli in molti georgiani. Lo stesso vale per i napoletani. A molti napoletani non importava della Georgia un anno fa, ma la grandezza di Kvara è che ha costruito questo ponte tra la gente. Un anno fa non avrei immaginato di avere così tanti amici napoletani. Kvara non solo gioca un bel calcio, ma costruisce anche il ponte dell’amicizia tra i popoli. Su Twitter faccio parte di questa grande comunità del Napoli. E’ una delle cose migliori che mi siano successe quest’anno”.

La tavola sembrava apparecchiata per la festa scudetto, ma poi c’è stata la ‘doccia gelata’ del pareggio di Dia. Ti sembrava così scontata la partita con la Salernitana?

  • “La cosa più importante è diventare un campione. Il Napoli ha svolto questo compito “de facto”. Ora si tratta di trasformare il “de facto” nel “de jure” ed è questione di diversi giorni. Quanto alla partita di domenica, è stata un’ottima occasione per festeggiare lo scudetto allo stadio Diego Armando Maradona. È un peccato che non sia successo come previsto dai tifosi, ma non c’è niente di tragico. Come dicono gli stessi napoletani: abbiamo aspettato questo giorno per 33 anni e aspetteremo ancora qualche giorno”.

In molti hanno ‘colpevolizzato’ Spalletti per il cambio Olivera-Juan Jesus che secondo loro ha rotto l’equilibrio difensivo del Napoli. Cosa ne pensi?

  • “Diamo un’occhiata alle statistiche di questa partita: possesso palla 73/27, tiri in porta 8/2, calci d’angolo 10/0, attacchi pericolosi 102/18. Quindi, abbiamo un quadro chiaro: il Napoli ha controllato questa partita, il Napoli ha dominato. Cosa ha offerto la Salernirana? La Grande Muraglia, il catenaccio nella sua forma peggiore. Vincere una partita del genere è spesso una questione di fortuna. In questa partita la fortuna non ha sorriso al Napoli ma in generale, in questa stagione la fortuna è stata sempre accanto al Napoli”.

L’arma in più di questo Napoli 22/23 è proprio Kvaratskhelia. Il georgiano alle prese forse con un ‘blocco’, completando la sua settima partita senza mettere la firma sul tabellino. Un dato inusuale per uno come lui?

  • “Non si tratta solo di Kvara. Aprile non è stato il mese migliore per tutta la squadra in questa stagione. Per quanto riguarda Kvara, questa è la prima stagione europea per un ragazzo di 22 anni che non ha mai giocato in un massimo campionato europeo. Quello che ha fatto in questa stagione è incredibile. Non lo dico perché è un mio connazionale. Le sue statistiche dicono molto. Ma ha alzato uno standard così alto che tutti si aspettano da lui miracoli ad ogni partita. Non è così che funziona la vita. Non è così che funziona il calcio. Non ha segnato né fatto assist nelle ultime partite ma è stato sempre attivo e non ha risparmiato i suoi sforzi. Sia Kvara che tutta la squadra hanno un temporaneo calo e presto vedremo quell’incredibile Napoli che ha fatto una stagione così fantastica”.

Non so se hai sentito dello spostamento della partita tra sabato e domenica, uno spostamento che ipotizzava dei risultati che alla fine non sono avvenuti. Hanno cambiato due giornate di campionato senza che né il Napoli né la Salernitana chiedessero niente. È stata una decisione senza senso?

  • “Questa decisione aveva obiettivi sia di sicurezza che sportivi. Ma forse questa decisione ha causato troppa agitazione sia sui media che tra i tifosi. Anche i giocatori hanno sentito questa agitazione. Ad ogni modo, non è successo nulla di tragico con questo pareggio. Questa settimana il Napoli diventerà campione de jure. Questo titolo è assolutamente meritato. Quest’anno 5 squadre di Serie A giocano nelle semifinali dei tornei europei. Il Napoli ha dominato in questo campionato. Quello che hanno fatto i nostri ragazzi è assolutamente fantastico”.

 

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