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Di Marzio: “Messi-Maradona, non c’è confronto. Diego non si può paragonare a nessuno”

Gianluca Di Marzio rende omaggio a Mardona, il giornalista ed esperto di mercato di Sky sport ha visitato il murales ai quartieri Spagnoli.

 

A due anni dalla sua morte, ricorre l’inizio della seconda giornata della fase a girone dei Mondiali. Quei Mondiali in Qatar la cui assegnazione era stata spesso contestata da Diego. Il giornalista di Sky sport, Gianluca Di Marzio, ha voluto rendere omaggio alla memoria di Diego recandosi ai quartieri spagnoli, a visitare il murales dedicato al Dio del calcio. L’esperto di calciomercato ha avuto bellissime parole per l’idolo indiscusso di Napoli:

“L’amore della gente che è ancora qui per testimoniare cosa ha lasciato Maradona, che con il suo talento ed amore ha fatto diventare i sogni delle persone in realtà, soprattutto per gli argentini e napoletani. Diego è sempre nei nostri cuori.

Lui è unico e non mi stupisce questa devozione, è bello vedere anche chi non lo ha vissuto che è qui ad emozionarsi. Ci sono tanti ragazzi giovani che hanno avuto testimonianze della grandezza di Maradona.

Non è stata la morte a renderlo immortale, ma ciò che ha fatto sul campo e come si è comportato con le persone ed i compagni di squadra. Era una persona molto semplice, rappresentava il popolo e la loro passione. Oggi invece basta un gol per sentirsi campioni di niente, evitando anche autografi ai tifosi o altro”.

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Gianluca Di Marzio ha poi aggiunto: “Messi e Maradona? Non c’è confronto, Diego vinceva da solo mentre Messi no. Leo è un fuoriclasse ed un campione che ha cambiato la storia recente, ma non come è riuscito Maradona. Diego era unico e non si può paragonare a nessuno, credo che anche a Messi questo paragone non faccia bene.

Mondiale in Qatar: “Diego rappresentava il sentimento del popolo, diceva quello che noi non riuscivamo ad esprimere. Di lui però manca ciò che faceva in campo, rispetto ai presunti fenomeni di oggi. Ai calciatori attuali manca carisma ed essere leader anche solo con lo sguardo, come faceva Diego”.