De Laurentiis show tra ritiro, mercato e stoccate: “Il Napoli non è in vendita neanche per due miliardi”

Nel numero odierno del Corriere dello Sport, Fabio Mandarini, inviato a Napoli, racconta una lunga giornata di dichiarazioni da parte del presidente Aurelio De Laurentiis, protagonista assoluto della presentazione dei due ritiri estivi del club: Dimaro Folgarida (14-27 luglio) e Castel di Sangro (30 luglio-14 agosto). Un’occasione in cui il patron azzurro ha rotto un lungo silenzio, toccando temi centrali come il mercato, la Champions, la crisi del calcio e persino l’organizzazione degli stadi.
“Merito di Conte, ma ora servono investimenti”
Come riporta Mandarini sul Corriere dello Sport, De Laurentiis ha esordito rendendo onore ad Antonio Conte: «È merito suo se abbiamo vinto lo scudetto: ha risolto problemi che sembravano irrisolvibili». Ma subito dopo ha ricordato i numeri del bilancio: «L’anno scorso ho investito 150 milioni, quest’anno tra stipendi e acquisti arriveremo a 300». E sul suo rapporto con il club, nessun dubbio: «Il Napoli sarà mio finché vivrò. Non lo venderei neanche per 2,5 miliardi».
KDB e fiducia nel progetto: “Servono tasselli forti”
Il passaggio più gustoso è quello sul mercato, dove De Laurentiis ha confermato l’interesse per Kevin De Bruyne, definendolo «un fuoriclasse con un’età avanzata ma utile in una squadra che dovrà affrontare quattro competizioni». Come sottolinea ancora Mandarini nel suo articolo sul Corriere dello Sport, il presidente ha chiesto fiducia: «Ci saranno molte aggiunte. A noi piace lavorare bene e senza improvvisazioni. State sereni».
Critiche al sistema: “Il calcio è un teatrino che lascia feriti”
Non sono mancate riflessioni amare sullo stato del calcio internazionale: «In Inghilterra il sistema perde 750 milioni di sterline l’anno. In Francia Dazn ha lasciato tutto e noi andiamo avanti con campionati decisi da febbraio. È evidente che qualcosa non funziona», ha detto De Laurentiis, come riportato da Mandarini sul Corriere dello Sport. Ha poi criticato le istituzioni: «Siamo attori di un teatrino per altri, mentre loro sopravvivono lasciando morti e feriti per strada».
Organizzazione, stadio e frecciate agli agenti
Il presidente ha poi lodato l’ottimo lavoro fatto a Napoli in termini di coinvolgimento del pubblico, citando Tommaso Bianchini per le intuizioni che hanno riempito il “Maradona”. Ha rilanciato l’idea di una gestione degli stadi in stile europeo e ha attaccato il potere degli agenti: «Serve che le procure tornino nelle mani dei club».
Il mercato? “Ci vorrà tempo”
Infine, De Laurentiis ha chiuso con un avvertimento sul tempo che servirà per concludere le operazioni: «Il mercato è appena iniziato. Se volete i giocatori subito, possiamo chiudere domani, ma costerebbero il 30% in più». E ha aggiunto: «Con 32 squadre al Mondiale per Club, guarderemo anche lì».