In casa Napoli ci sono parole d’ordine da cui non si sfugge: vendere, ridurre gli ingaggi, fare cassa. Poi eventualmente si può procedere anche agli acquisti, ma con estrema cautela. A dirlo è la cronaca di questi giorni. Il Napoli vende Kalidou Koulibaly al Chelsea: 40 milioni di euro in cassa, Spalletti ha bisogno di un nuovo difensore ma non arriva nell’immediato. Perché? Non si capisce, impossibile che il Napoli sia rimasto spiazzato dalla cessione di Koulibaly, dato che Giuntoli ha detto chiaramente che sapevano da due mesi che voleva andare via. Dunque, come può una società non avere già il colpo pronto nell’immediato? Altra cosa che non si capisce, dato che Spalletti si è sbilanciato su Kim e quasi il Rennes lo soffiava agli azzurri. Ora su Kim c’è il Tottenham di Conte e dell’amico Son.
Intanto nelle casse del Napoli ci sono sempre i 40 milioni di euro di Koulibaly, intonsi. Eppure per comprare Giovanni Simeone o Gerard Deulofeu, acquisto messo in dubbio dal nuovo modulo di Spalletti, bisogna ancora vendere. Quella di cedere sembra diventata un’ossessione per la società di Aurelio De Laurentiis, anche perché lo ha detto sempre Giuntoli che la società deve ritornare virtuosa. Intanto Spalletti si appresta ad affrontare la seconda parte di ritiro con una squadra non ancora al completo. Sabato prossimo si ricomincia a Castel di Sangro e l’allenatore si spera di avere qualche giocatore in più, anche perché il campionato comincia il 14 agosto, il 15 per il Napoli a Verona. Dare al tecnico una rosa completa sarà fondamentale, anche perché soprattutto per giocatori stranieri è necessario ambientarsi ed entrare negli schemi del tecnico.
Cessione Napoli
C’è chi vede in questa gestione della società da parte di De Laurentiis, che in passato ha assicurato grandi colpi al Napoli, un’attività per cedere la SSCN. Come se il presidente volesse rendere appetibile la società, sgravandola da debiti e bilanci in rosso (anche se non in maniera eccessiva), così da preparare il terreno per vendere il Napoli. Le voci di una cessione agli arabi si intensificano sempre di più. Il patron azzurro, pare, sti accumulando riserve finanziarie che può utilizzare per redistribuire gli utili prima di una cessione, in questo modo può abbassare il prezzo della società partenopea a 600 milioni di euro, rispetto ai 720 chiesti.