Napoli, missione sorpasso (temporaneo): a Monza per spezzare il digiuno da trasferta

Novantuno giorni senza una vittoria in trasferta. Un dato pesante per una squadra che punta al titolo. E domani, al termine della sfida contro il Monza all’U-Power Stadium, il Napoli vuole scrivere un nuovo capitolo nella rincorsa all’Inter. La posta in palio è altissima: con un successo, i partenopei balzerebbero momentaneamente in vetta alla classifica, in attesa della risposta nerazzurra domenica al Dall’Ara.
Dall’Atalanta al Monza: 91 giorni senza colpi esterni
Come ricorda Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport, l’ultima gioia fuori casa risale al 18 gennaio contro l’Atalanta. Da allora, un lungo digiuno fatto di pareggi con Roma, Lazio, Venezia e Bologna, e una sconfitta pesante a Como. In totale, 4 punti in 5 partite, che hanno rallentato la corsa scudetto degli azzurri. Nonostante questo, il Napoli resta comunque terzo per rendimento esterno, con 30 punti conquistati (8 vittorie, 6 pareggi, 2 sconfitte), dietro solo a Inter e Dea.
Partita-trappola: i numeri del Monza
Il Monza è ultimo, praticamente spacciato, con 10 sconfitte nelle ultime 12 partite e un’unica vittoria interna (contro la Fiorentina, il 13 gennaio). Ma come sottolinea Mandarini, «nessuno gioca per perdere» e gli uomini di Nesta venderanno cara la pelle. Il Napoli dovrà quindi azzannare la partita fin da subito, evitare cali di tensione e chiudere i giochi prima che l’avversario ritrovi orgoglio e determinazione.
Il peso della pressione
Se il Napoli dovesse vincere, raggiungerebbe momentaneamente l’Inter al primo posto. Un sorpasso simbolico? Forse. Ma comunque un colpo psicologico importante: «qualche pensiero nelle menti nerazzurre potrebbe nascere», scrive Mandarini. Un aggancio che, in una fase così delicata della stagione, può fare la differenza sul piano mentale e motivazionale.
Teoria e pratica
Sulla carta, la sfida è sbilanciata: 53 punti di differenza in classifica, seconda contro ultima. Ma il calcio, si sa, si gioca sul campo. E i partenopei, per continuare a sognare, dovranno dimostrare ancora una volta di essere più forti anche delle insidie nascoste.
Domani sarà un altro banco di prova, un’altra occasione per misurare la maturità e la fame di una squadra che non può più sbagliare. Perché per tenere vivo il sogno scudetto, servono solo i tre punti.