La partenza anticipata di quattro giocatori della Juventus: Cristiano Ronaldo, Higuain, Pjanic e Khedira, fa discutere anche il mondo degli avvocati.
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Sulla questione della fuga degli juventini è intervenuto anche l’avvocato Rinaldo Romanelli, avvocato e giurista, autore dello studio ‘Coronavirus: regole e possibile conseguenze penali delle inosservanze’. Al Corriere dello Sport l’avvocato dice di essere “perplesso” per il comportamento dei calciatori della Juventus che hanno lasciato la quarantena, scattata dopo il tampone positivo di Daniele Rugani, a cui ha fatto seguito quello di Blaise Matuidi.
La quarantena è stata prevista dall’ordinanza del ministero della salute del 21 febbraio 2020. All’articolo 1 è fatto obbligo alle autorità sanitarie di applicarla per quattordici giorni. Non sono previsti sconti e l’imposizione è stata poi reiterata con la stessa formula in vari provvedimenti normativi successivi.
L’avvocato al Corriere dello Sport, chiarisce pure che se la Juventus ha parlato di ‘isolamento volontario’ ha fatto un errore perché “nessuna norma” lo contempla, mentre esiste la “permanenza domiciliare fiduciaria” e la “quarantena con sorveglianza attiva“. Proprio quest’ultima si applica a chi ha “avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva diffusiva Covid 19“. Per contatto stretto il ministero della Salute intende anche una “stretta di mano o l’aver condiviso un ambiento chiuso” chiarisce l’avvocato. In pratica un ambiente chiuso potrebbe essere lo spogliatoio o la palestra, che sicuramente i quattro hanno condiviso con Rugani.
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Fuga dalla Juventus: le altre ipotesi
Insomma l’allontanamento dall’Italia di Higuain e compagni sembrerebbe non giustificato, anche perché proprio ai calciatori della Juventus sarebbe stata applicata la “quarantena con restrizioni della durata di quattordici giorni. Non fino a quattordici giorni, riduzioni di questo periodo o protocolli alternativi sono previsti solo per casi eccezionali. Quali? Penso ai militari al rientro dall’estero o ad operatori sanitari, che in una situazione di emergenza come questa possono essere esentati dal rispetto di tutti e quattordici i giorni se ritenuti sani” dice l’avvocato.