Corriere dello Sport: “La “bolla” di Conte: isolamento e concentrazione”

Corriere dello Sport: “La “bolla” di Conte: isolamento e concentrazione”

La stagione del Napoli si prepara a vivere il suo atto finale. Come racconta Fabio Tarantino sul Corriere dello Sport, l’attesa per la gara di venerdì sera contro il Cagliari è scandita da giorni di lavoro intensi e concentrazione assoluta. Nessuna tregua, nessuna pausa: il tempo stringe e, dopo la trasferta di Parma, i giocatori si sono ritrovati subito a Castel Volturno per smaltire le fatiche e prepararsi al grande appuntamento.

La “bolla” di Conte: isolamento e concentrazione

L’anticipo a venerdì riduce i margini di preparazione e impone un’accelerazione su tutti i fronti. «Dobbiamo restare in un’altra dimensione», ha detto Conte al Tardini: è questo il mantra scelto dal tecnico per proteggere la squadra dalle pressioni esterne, dall’entusiasmo crescente e dalla tensione dell’occasione. Isolamento, focus e silenzio: solo così il Napoli potrà arrivare al Maradona con la mente lucida e le gambe pronte.

Conte, che non sarà in panchina a causa della squalifica rimediata con il rosso di Parma, punta a recuperare ogni risorsa disponibile. L’attenzione è rivolta soprattutto a Buongiorno, come evidenzia Tarantino, ancora in dubbio dopo la lesione muscolare rimediata ad aprile. Ma il tempo è poco, e tutto dipenderà dalle risposte dei prossimi allenamenti.

Infermeria piena, ma spirito alto

Oltre a Buongiorno, Conte dovrà fare i conti con l’assenza di Juan Jesus e quella ormai consolidata di Lobotka, ancora fuori per infortunio. Una rosa spesso ridotta ai minimi termini, come sottolineato dallo stesso tecnico, ma che ha dimostrato carattere e resilienza. L’ultima partita rappresenta una sfida di orgoglio e determinazione: l’ultimo sforzo verso la luce.

Verso l’ultimo undici: le certezze di Conte

Le scelte di formazione sono ancora in evoluzione, ma come riporta Tarantino, Conte ha già in mente l’ossatura della squadra. Non è il momento delle sorprese: si ripartirà dai fedelissimi, dai “soldati” che hanno lottato fino all’ultima curva. Due le opzioni tattiche: il 4-3-3 con Neres o un 4-2-3-1 più elastico.

Sul campo si rivedrà il Napoli delle ultime settimane: Meret in porta, Lukaku al centro dell’attacco, Olivera (fresco di 100 presenze in azzurro) centrale con Spinazzola largo, Gilmour in regia al posto di Lobotka. I gol saranno affidati ai soliti noti: Romelu (13 reti), McTominay (11), Anguissa (6) e Raspadori. Quattro nomi chiave, i complici del possibile trionfo.

Napoli-Cagliari: non c’è domani, solo un finale da scrivere

Il finale è scritto nelle intenzioni, ma tutto si deciderà sul campo. Il Napoli sogna un ultimo acuto per riscattare le amarezze e coronare una rincorsa che ha saputo riaccendere la speranza. Come scrive Tarantino, «Conte l’affronterà partendo dalle sue certezze»: l’ultimo sforzo, forse, sarà davvero l’ultimo.